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Marco ha giurato: «Tutto per la patria»

Cerimonia all’Arco della pace per il 17enne Guerini Rocco, allievo della scuola militare Teulié

La Provincia Redazione

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23 Marzo 2025 - 09:41

Marco ha giurato: «Tutto per la patria»

Il 17enne spinese Marco Guerini Rocco

SPINO D'ADDA - Il 17enne spinese Marco Guerini Rocco, allievo della scuola militare Teulié, ha giurato ieri mattina ai piedi dell’Arco della Pace di Milano, insieme ai compagni di corso e alla presenza del capo di Stato Maggiore dell’esercito, generale di corpo d’armata Carmine Masiello (nella foto sotto).

generale

Al termine dell’intervento del colonnello Antonio Calligaris, comandante della scuola, i 75 allievi della Teulié hanno risposto all’unisono alla formula di rito con un fragoroso «Lo giuro!».

Guerini Rocco ha un fratello di ventotto anni che lavora al Cnr di Milano; prima di iniziare la sua esperienza alla Teulié ha frequentato il liceo Racchetti-da Vinci: ama la montagna ed è appassionato di culturismo.

giuramento

Marco, hai avuto modelli di riferimento, come familiari o conoscenti, che hanno influenzato la tua scelta?
«A portarmi a intraprendere questa importante scelta per la mia vita è stato il mio bisnonno, Michele, reduce della Grande Guerra. Sfortunatamente non ho mai avuto la possibilità di incontrarlo di persona, ma gli emozionanti racconti tramandati sulle sue esperienze mi hanno fatto riflettere sui valori che hanno espresso quegli eroi. Da qui è nato in me il desiderio che ora sono riuscito a realizzare: diventare un militare e condividere gli stessi onori e valori che un tempo hanno guidato giovani italiani nella difesa del nostro Paese».

Quanto tempo hai dedicato alla preparazione del concorso?
«Mi sono impegnato tutta l’estate scorsa. Nello specifico ho dedicato i mesi di giugno e luglio alla corsa, essendo il mio punto debole. Per le restanti prove fisiche, invece, ero già abbastanza preparato perché ho praticato per due anni bodybuilding. Per quanto riguarda le prove di cultura generale ho acquistato un libro con una banca dati che ho usato tutto l’anno per prepararmi. La prova che più di tutte suscita preoccupazione è quella con lo psicologo: occorre tenere i nervi saldi e rimanere se stessi. Attualmente è in atto il bando per l’ammissione al prossimo corso delle scuole militari, un passaggio fondamentale per chi desidera intraprendere questa carriera».

Quali sono state le tue prime impressioni quando sei arrivato alla Teulié?
«È innegabile che il passaggio dalle comodità di casa propria alla vita in una caserma si avverte. Tuttavia, devo dire che ci si abitua in fretta: si lega molto tra allievi di corso e quindi ci si aiuta l’un l’altro nei momenti di difficoltà, specialmente nell’ambito scolastico che interessa più della metà della giornata dell’allievo, tra lezioni e studio. Sono proprio questi momenti a instaurare legami ancora più forti e duraturi. Questa scuola insegna prima di ogni altra cosa l’amicizia e il senso di fratellanza, elementi fondamentali anche al di fuori di questa istituzione e credo che rimarranno eternamente impressi nella mia vita, dato che ho avuto il privilegio di potervi far parte».

Quali sono le attività extra-scolastiche e come contribuiscono alla formazione?
«Terminata la scuola, il lunedì e il giovedì, durante il pomeriggio, gli allievi hanno la possibilità di praticare sport come l’atletica, il nuoto, l’equitazione e perfino la scherma. Inoltre, si ha l’opportunità di partecipare a conferenze che la scuola regolarmente tiene all’interno dell’aula magna, grazie alle quali si ha la possibilità di incontrare personaggi di rilievo in diversi ambiti, da quello politico a quello sportivo, che incuriosiscono e permettono di scoprire realtà nuove che potrebbero in un futuro costituire un’occasione di occupazione».

Come affronti la lontananza dalla famiglia e dagli amici?
«Ho la fortuna di vivere molto vicino alla Scuola militare Teulié e quindi non sento più di tanto la lontananza da casa. I miei genitori vengono a trovarmi quasi ogni fine settimana abitando a circa una ventina di chilometri da Milano. Ho mantenuto i rapporti con i miei amici, avendo la possibilità di scrivergli durante i momenti di pausa che ho durante la giornata. Pertanto, posso affermare che vivere lontano da casa non pesa più di molto».

Cosa diresti a un ragazzo o una ragazza che sta pensando di intraprendere lo stesso tuo percorso?
«Se stai pensando di entrare alla scuola militare Teulié, sappi che sarà una sfida grande, ma anche un’opportunità unica. Qui imparerai a superare i tuoi limiti, a diventare più disciplinato e a lavorare in squadra. Preparati a un ambiente rigoroso, dove ogni giorno conta. Tuttavia, la scuola ti darà anche una formazione solida che potrà aprirti molte porte, sia nel settore militare che civile. Se sei determinato e pronto a sacrificarti, potrebbe essere il posto giusto per te».

Quali opportunità offre la Teulié per il futuro, sia in ambito militare che civile?
«La scuola militare offre l’opportunità di avere un’ottima base per fare carriera nelle forze armate, gettando le fondamenta per diventare in futuro un ottimo ufficiale, se si decide di accedere alle accademie militari. Inoltre, la disciplina, la leadership e le competenze acquisite sono molto apprezzate anche in ambito civile, aprendo porte in settori come la sicurezza, la gestione aziendale, la pubblica amministrazione e le forze dell'ordine. La scuola fornisce una solida preparazione che può essere applicata in vari ambiti, dando così vantaggi in diverse carriere».

Cosa rappresenta per te prestare giuramento alla Repubblica italiana?
«Prestare giuramento alla Repubblica è un momento di grande responsabilità e orgoglio. Significa esprimere tutto l’impegno per servire con onore e dedizione la patria, rispettando i suoi valori e difendendo la sua dignità. È un passo importante che sancisce la mia devozione verso l’Italia e la sua gente e mi fa sentire parte di qualcosa di più grande. È anche un segno di fiducia da parte dello Stato, che ripone in me la speranza di un futuro migliore per tutti».

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