Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA

Piscina ko: «Luglio finisce e ancora niente risposte»

Ancora inagibile la vasca scoperta, Capelletti all’attacco. E Portesani: «Siamo alle comiche»

Massimo Schettino

Email:

mschettino@laprovinciacr.it

20 Luglio 2025 - 18:01

Piscina ko: «Luglio finisce e ancora niente risposte»

Chiara Capelletti e Alessandro Portesani

CREMONA - Depositata il 24 giugno, non ha ancora trovato risposta l’interrogazione sulla piscina comunale depositata dalla minoranza. Nel frattempo la vasca scoperta è ancora inagibile e chiusa. «A questo punto — commenta Chiara Capelletti (FdI), presidente della Commissione Vigilanza — verrà discussa nel primo Consiglio comunale utile, a settembre: una discussione che lascia il tempo che trova.

L’assessore allo sport Luca Zanacchi ha spiegato che in settimana potranno essere comunicate informazioni più precise, ma questo non cancella il dato che siamo alle ultime settimane di luglio e l’impianto estivo non è mai stato aperto. I cremonesi hanno già perso il mese centrale dell’estate per poter usare la vasca scoperta. Poco importa che ci sia a disposizione la vasca olimpica o quella didattica, quella estiva è la piscina scoperta».

L’interrogazione porta la firma di Capelletti e Alessandro Portesani (Novità a Cremona) come primi sottoscrittori e da Janbe Alquati (Lega), Marco Olzi (Fdi), Andrea Carrasai (FI) Paola Tacchini (M5s). Nel documento fra le altre cose si chiede «se l’amministrazione abbia previsto azioni compensative o rimborsi per i cittadini che, a causa della chiusura, non possono accedere al servizio pubblico» e «se sia intenzione del Comune valutare una revisione dell’affidamento o della convenzione in essere, alla luce dei ritardi e delle criticità emerse».

La vasca scoperta, infatti, non ha mai aperto e non è chiaro se rimarrà chiusa per tutta l’estate. L’impianto — aveva spiegato l’assessore Zanacchi resta inagibile per via delle «pesanti infiltrazioni, un problema annoso che non è riconducibile né alla gestione di Forus né a quella precedente di Sport Management». «Ma — si chiede Capelletti — se le infiltrazioni sono annose e si conoscono da tempo e se né Forus e né Sport Management sono responsabili, allora chi è responsabile? Il tema della piscina si trascina da anni. L’impianto comunale ha sempre problemi ad ogni stagione. Sono tutti sempre imprevedibili? Io ho dei dubbi. C’è cattiva gestione e qualcuno dovrebbe assumersi delle responsabilità».


Anche Portesani va all’attacco sul tema: «Ormai siamo alle comiche finali per la mancata riapertura della vasca scoperta della piscina comunale. Candidamente l’assessore Zanacchi ammette che non solo l’impianto resta chiuso. Ma, ancor più stupefacente, afferma di non sapere neppure i tempi del ripristino. Parla di informazioni generiche, forse, la prossima settimana. E intanto anche luglio se ne sta andando veloce e i cremonesi non hanno potuto in alcun modo usufruire dell’impianto. Di certo non si amministra in questo modo una città come Cremona. Ed è un pannicello caldo il fatto che l’altra parte dell’impianto natatorio sia rimasta aperta».

«Il nodo vero della vicenda è che la ‘vasca all’aperto’ - prosegue -, quella che i cittadini si aspettano di utilizzare in piena estate, mai è stata aperta e l’amministrazione non sia riuscita, in tempi ragionevoli, a trovare una soluzione alternativa. Ma c’è di più. Molte volte abbiamo sollecitato sindaco e Giunta ad intervenire in maniera decisa su Forus che ha in gestione l’impianto, nonostante si continui ad affermare che i guasti non siano stati causati da loro responsabilità dirette. Quando si parla di piscina comunale, a sentire l’amministrazione, c’è sempre un fato avverso che compromette la continuità del servizio. Di certo però la società poco ha fatto per porvi rimedio e il comune è rimasto spettatore inerme di una situazione disastrosa. A cosa pensavano Comune e gestore, mentre nelle società sportive private da marzo verificavano la funzionalità e predisponevano l’apertura degli impianti? Al limite del ridicolo».

«Non è né accettabile né comprensibile - sferza il consigliere - che un’amministrazione pubblica rimanga inattiva su un tema come questo, che tocca da vicino la vita dei cittadini cremonesi e che continui a proteggere chi dovrebbe gestire. Anche perché se la responsabilità non fosse di Forus, sarebbe del Comune. O, come probabile, di entrambi. Del resto, e molti resoconti giornalistici lo testimoniano, la gestione degli impianti sportivi in città non brilla di certo. Basti pensare alla via Crucis della palestra Spettacolo, rimasta inattiva per moltissimo tempo. Alle condizioni del Palazzetto dello Sport. Come ad altre situazioni che ci vengono spesso segnalate dai cittadini. È dunque tempo che il sindaco si faccia carico, in prima persona, di questo importante aspetto della vita pubblica. Non ci sono solo le grandi opere da curare. Quelle che questa amministrazione considera piccole, meritano attenzione e rigore amministrativo, perché sono quelle che più incidono sulla quotidianità dei cittadini».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400