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CREMONA. CASO PISCINA

Le minoranze: «Chiusura vergognosa»

Zanacchi: «Parco e olimpionica aperti. La vasca scoperta non è ko a causa del cantiere»

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

24 Giugno 2025 - 05:10

Le minoranze: «Chiusura vergognosa»

CREMONA - Piscina scoperta chiusa, vasca olimpionica coperta e parco aperti. È questa la situazione degli impianti comunali in piazzale Azzurri d’Italia. E l’assessore allo Sport, Luca Zanacchi rende noto: «Appena ci saranno certezze sui tempi e sulle modalità di risoluzione delle difficoltà riscontrate, saranno comunicati alla cittadinanza che nel frattempo può utilizzare il resto dell’impianto natatorio». La convertibile è chiusa perché «la vasca — aveva spiegato Zanacchi nei giorni scorsi — soffre ancora di infiltrazioni, infiltrazioni importanti».

Nel frattempo, la minoranza in Consiglio comunale va all’attacco: «È veramente indegno quello che sta accadendo nella gestione della piscina comunale, per questo è stata depositata un’interrogazione sullo stato di inagibilità della convertibile e sulla gestione dell’impianto da parte di Forus». Il documento porta la firma di Alessandro Portesani (Novità a Cremona) e Chiara Capelletti (Fdi) come primi firmatari e di Jane Alquati (Lega), Marco Olzi (Fdi), Andrea Carrasai (FI) Paola Tacchini (M5s).

La minoranza lega la questione della vasca scoperta ancora chiusa ai lavori di riqualificazione. Legame smentito però da Zanacchi. «Tutto è ancor più vergognoso in quanto l’assessore allo Sport Zanacchi in commissione aveva affermato che il primo lotto era stato completato e che il secondo sarebbe partito lo scorso aprile smentendo categoricamente la mancanza di sorveglianza e garantendo che il Comune avrebbe vigilato costantemente, per una manutenzione regolare. Mio nonno in carriola, caro Zanacchi», dice Portesani. «Ora si viene a sapere che lo stesso spiega che non saprà quando potrà riaprire. La piscina resta chiusa, i lavori procedono a rilento e senza un piano comunicato ai cittadini, e l’impianto risulta inaccessibile. Nel frattempo, Forus continua a incassare regolarmente i canoni pagati dai cittadini cremonesi, pur erogando solo parzialmente il servizio. Il danno si riversa su tutti i cremonesi. Chi può permettersi l’iscrizione a una società sportiva troverà alternative. Ma per tante famiglie cremonesi l’unica prospettiva sarà restare al caldo, senz’acqua e senza risposte. Questo è il risultato di una gestione che, tra Comune e Forus, ha prodotto solo promesse. I cittadini meritano trasparenza e soluzioni concrete».

«È da tempo — spiega Capelletti presidente della commissione di Vigilanza — che la minoranza chiede il cronoprogramma dei lavori, anche per la Commissione di marzo. Da parte della maggioranza nulla è arrivato. Solo silenzio. Questo è il ‘brillante’ risultato».

«Nella nostra interrogazione — spiegano i firmatari — chiediamo che la Giunta spieghi: lo stato e tempistiche reali dei lavori; eventuali relazioni ricevute da Forus; la valutazione di penali contrattuali per inadempienze; le misure compensative per gli utenti; un giudizio sull’attuale gestione e la revisione dell’affidamento alla luce delle criticità emerse. E pretendiamo che le risposte siano precise e concrete e non il solito fumo a cui questo esecutivo ci ha abituato e ha abituato soprattutto i cremonesi costretti sempre a pagare di tasca propria l’inefficienza di questa amministrazione».

Ma Zanacchi smentisce il legame del problema alla convertibile con i lavori in corso: «Mentre cittadini entrano ed escono dalla piscina comunale, non poteva mancare la polemica estiva. Urge correggere qualche interpretazione ‘non corretta’. L’impianto è aperto dalle 9 alle 20 dal lunedì alla domenica e ad oggi è possibile utilizzare la vasca olimpionica con tutti i suoi servizi, la vasca didattica, il parco della piscina è aperto e utilizzabile. Sono aperti i corsi di nuoto, è funzionante il camp estivo del gestore e la piscina ogni giorno accoglie i bambini e le bambine di camp esterni. Doverosa seconda precisazione: gli attuali lavori di riqualifica dell’impianto natatorio non riguardano la vasca convertibile, questo da sempre, ma altre parti della struttura. I lavori procedono secondo cronoprogramma, i sopralluoghi quindicinali certificano l’avanzamento dei lavori secondo i tempi stabiliti. Ogni polemica su questo tema ormai risulta essere strumentale volta esclusivamente a screditare l’amministrazione e le attività del gestore. I lavori proseguono secondo il programma approvato e stanno interessando la vasca anni ’70 e gli spogliatoi della convertibile. Per quanto riguarda la vasca convertibile che non è oggetto di intervento di riqualifica se non esclusivamente nella parte dei suoi spogliatoi, si sta lavorando per risolvere alcune criticità riscontrate durante le fasi di apertura. I tempi si stanno allungando a causa di alcuni aspetti tecnici che il gestore sta verificando e approfondendo. Si sta quindi lavorando per l’apertura della vasca estiva nella consapevolezza che l’impianto è aperto e fruibile e nella consapevolezza che la vasca convertibile sconta alcuni difetti strutturali che ne limitano l’utilizzo ad una quota importante di cittadini. La sua profondità e la struttura della vasca negli anni scorsi è sempre stata un limite palese alle attività di carattere ludico ricreative. Spiace che parti della minoranza non abbiano ancora compreso la tipologia di lavori di riqualifica dell’impianto nonostante i diversi momenti di condivisione. Sarà un piacere e un dovere tornare a spiegare loro il progetto di riqualifica del gestore e gli interventi straordinari attuati dall’amministrazione con i fondi Pnrr nella speranza, questa volta, di essere ascoltati. Sarà l’occasione per rispiegare che la vasca convertibile non è oggetto di interventi e che la sua apertura in ritardo non è generata da ritardi dei lavori, ma da situazioni pregresse che il gestore sta affrontando con il coinvolgimento di tecnici specializzati e che non toccano la riqualifica generale».

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