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CASALMAGGIORE

Gonfalone e bandiera: la città cambia simboli

Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la richiesta di decreto ufficiale Obiettivo: ridare ufficialità a due emblemi che rappresentano storia, prestigio, senso di appartenenza della comunità casalasca

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

20 Luglio 2025 - 05:10

Gonfalone e bandiera: la città cambia simboli

CASALMAGGIORE - Ancora una volta la città compie un passo importante verso la valorizzazione della propria identità. Nel corso dell’ultima seduta, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la richiesta di decreto ufficiale per il riconoscimento del nuovo gonfalone e della bandiera civica. Un atto che va oltre la semplice sostituzione di simboli usurati: si tratta di un riconoscimento istituzionale che mira a restituire piena ufficialità a due emblemi che rappresentano la storia, il prestigio e il senso di appartenenza della comunità casalasca.

Il sindaco Filippo Bongiovanni ha spiegato con chiarezza la portata di questa iniziativa, sottolineando come tutto sia nato da un’esigenza pratica. «Il gonfalone utilizzato dai vigili era ormai molto sciupato e abbiamo deciso di rinnovarlo – ha raccontato –. L’azienda incaricata, con grande scrupolo, ci ha però segnalato che non avevamo mai chiesto il riconoscimento ufficiale di gonfalone e bandiera, nonostante il nostro stemma sia stato approvato nel 1932 e il titolo di città nel 1959».

Da qui è iniziato un percorso articolato, che ha visto il Comune confrontarsi con l’Ufficio del Cerimoniale di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. «L’ufficio – ha proseguito il sindaco – ci ha spiegato cosa fosse necessario fare. Negli archivi statali risultano sì i decreti che riconoscono lo stemma e il titolo di città, ma non quelli relativi al gonfalone e alla bandiera. Per questo abbiamo deciso di avviare l’iter per colmare questa mancanza, così da ottenere un riconoscimento ufficiale e completo dei nostri emblemi civici».

Per seguire correttamente la procedura, l’amministrazione si è rivolta alla ditta Pagnini Araldica di Firenze, specializzata nel settore e guidata dalla dottoressa Sara Pagnini, che ha affiancato il Comune in ogni fase. «È una professionista molto precisa – ha detto Bongiovanni – che ci ha proposto i bozzetti per gonfalone e bandiera, spiegandoci quali modifiche fossero necessarie per rispettare le regole araldiche».

Le variazioni rispetto agli attuali simboli sono poche ma significative. «Lo stemma resta quello che tutti conosciamo – ha aggiunto il sindaco – ma ci saranno due aggiornamenti: al posto della scritta Comune di Casalmaggiore comparirà Città di Casalmaggiore, come previsto per i centri con il titolo di città, e la corona sarà quella a cinque torrette, tipica dei capoluoghi. La bandiera, invece, riprenderà i nostri colori storici, bianco e azzurro, con lo stemma corretto».

Bongiovanni ha voluto sottolineare l’importanza di questo passaggio, che non è solo formale ma anche culturale. «Questi dettagli possono sembrare minimi – ha spiegato – ma i simboli sono la nostra storia, sono il filo che unisce la comunità. Avere un gonfalone e una bandiera riconosciuti ufficialmente significa dare forza e valore all’identità di Casalmaggiore, significa presentarsi in ogni occasione istituzionale con un segno che racconta chi siamo e da dove veniamo».

Il nuovo gonfalone sarà azzurro con ricami dorati, mentre la bandiera avrà due campi, bianco e azzurro, e porterà al centro lo stemma della città. «Non posso chiamarlo ‘celeste’ – ha scherzato Bongiovanni – perché non è un colore ammesso nella terminologia araldica, dobbiamo usare ‘azzurro’. Ma l’importante è che, una volta ottenuto il decreto, potremo disporre di simboli ufficialmente riconosciuti a livello nazionale».

Il sindaco ha anche evidenziato la scelta di non stravolgere i simboli esistenti: «Non ci siamo inventati nulla di nuovo, non abbiamo voluto aprire a concorsi di idee o a modifiche creative. La nostra intenzione è stata quella di rispettare la tradizione e i colori che da sempre identificano Casalmaggiore».

La delibera approvata dal consiglio comunale dà ora il via alla fase conclusiva dell’iter, che prevede il parere finale e il decreto di riconoscimento da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. È un atto che può sembrare solo formale ma che in realtà ha un valore simbolico molto forte. Permette alla comunità di custodire e tramandare con orgoglio la propria identità.

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