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FONDAZIONE BANCA POPOLARE

Vent’anni di generosità a favore dei cremonesi

In due decenni stanziati tre milioni e 647 mila euro per progetti culturali e sociali

La Provincia Redazione

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19 Luglio 2025 - 05:20

Vent’anni di generosità a favore  dei cremonesi

CREMONA - Un impegno concreto, tangibile, trasversale ai comparti della vita sociale, culturale e associativa del territorio cremonese. Gli anniversari servono a questo: fare il punto sulla strada tracciata e lavorare per in futuro. La Fondazione Banca Popolare di Cremona, riunita nell’aula magna dell’Università Cattolica, ha voluto fare il conto delle azioni messe in atto in vent’anni dalla propria costituzione. I numeri parlano chiaro: dal 2004 al 2025 sono stati presentati alla fondazione 1.174 progetti, ne sono stati approvati e finanziati 772 per un totale di contributi erogati pari a 2.785.000. A questi fondi si devono aggiungere cinque altri progetti sostenuti direttamente dal consiglio direttivo che portano i fondi erogati alla ragguardevole cifra di tre milioni e 647 mila euro complessivi, stanziati in due decenni.

fondazione

Il presidente della Fondazione Ernesto Quinto ha illustrato l’operato dei primi venti anni di costituzione della Fondazione. «Quando nell’aprile del 2004 si doveva attuare il progetto di accorpamento delle Banche Popolari di Lodi, Cremona e Crema, al fine di continuare a mantenere una presenza attiva sul tessuto sociale e culturale cremonese, ben fecero nell’ultimo Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Cremona i rappresentanti delle categorie economiche e professionali nel pensare alla costituzione di una Fondazione che potesse finanziare i progetti proposti dalle organizzazioni e associazione no profit operanti nel campo: della cultura, dell’assistenza sociale e socio-sanitaria, nella formazione e lavoro nonché nel campo dell’istruzione e sport».

«A presiedere la Fondazione venne chiamato un’illustre personalità del mondo imprenditoriale cremonese Vito Zucchi che con grande passione e professionalità, ha presieduto il Consiglio direttivo per lunghi anni concedendomi il piacere e l’onore di operare al suo fianco nella veste di Tesoriere — continua Quinto nel ripercorrere la storia della fondazione e le sue azioni solidali —. Le sue grandi doti imprenditoriali ed umane hanno fatto crescere e consolidare la Fondazione nel tessuto sociale, economico e culturale del territorio cremonese con importanti numeri di progetti approvati e finanziati».

E raccontando i vent’anni di attività della fondazione Quinto spiega: «I soggetti beneficiari, conformemente a quanto previsto dallo Statuto della Fondazione, sono stati: Comuni ed altri Enti pubblici per progetti di formazione ed educazione, scuole per l’infanzia e della gioventù per progetti culturali e educativi, associazioni e fondazioni per progetti in campo sociale, socio- assistenziale e culturale, nonché parrocchie ed enti ecclesiastici per progetti di restauro e manutenzione di opere artistiche ed interventi in campo giovanile. Destinatari dei fondi per progetti sono state negli anni anche associazioni di volontariato per progetti umanitari ed assistenziali».

Non meno determinante e importante è stato il sostegno che negli anni la Fondazione della Banca Popolare di Cremona ha concesso all’Associazione Cremonese Studi Universitari per un totale complessivo di 212.000 euro e in merito osserva il presidente della fondazione: «L’assegnazione di tali contributi all’Acsu è servita e serve ad agevolare la presenza universitaria a Cremona mediante il conferimento di borse di studio e la stipula di convenzioni, in particolar modo con il Politecnico di Milano, per il sostenimento della ricerca scientifica nell’ambito del settore dell’innovazione. Ci sono poi interventi diretti presi in autonomia direttamente dal Consiglio direttivo della Fondazione che nel corso dei vent’anni della sua attività ha finanziato progetti di istituzioni chiave del territorio». Ed entra nello specifico Quinto: «Nell’anno 2007 è stato concesso all’Ente Triennale Internazionale di strumenti ad Arco un contributo di 50mila euro per l’organizzazione della mostra a Genova e la pubblicazione del catalogo ‘Amati opera omnia. Nell’anno 2008 è stato concesso alla Casa dell’accoglienza di Cremona un contributo di 300mila euro per il progetto La Fattoria della Carità. Il progetto ha riguardato la ristrutturazione della Casa Parrocchiale San Matteo Apostolo di Cortetano nella quale vengono accolti i giovani stranieri minorenni — spiega —. Nell’anno 2009 è stato concesso alla Fondazione FIRM un contributo di 205.000 euro per l’acquisto di un macchinario scientifico, da utilizzare nell’Ospedale di Cremona – reparto Oncologia Mammaria, per la ricerca delle cellule cancerogene. Infine nel 2017 la Fondazione ha contribuito con un importo di 100mila euro ad allestire, sempre presso l’Ospedale di Cremona, il Reparto ‘Area Donna’ per la prevenzione dei tumori femminili».

Conclude Ernesto Quinto: «Nei primi venti anni di vita, la Fondazione ha erogato contributi per un totale complessivo di 3.647.000 euro — afferma —. Come celebrare questi primi venti anni di attività della Fondazione se non nella continuità dello spirito voluto dal suo primo presidente Vito Zucchi che in totale condivisione con il proprio Consiglio, ha privilegiato di finanziare sempre i progetti ad alto contenuto educativo e formativo delle nuove generazioni. Ecco quindi la scelta del Consiglio direttivo della Fondazione di istituire per quattro anni delle borse di studio, in sua memoria, da erogare ai giovani studenti per il loro percorso di laurea magistrale in ‘Innovazione ed Imprenditorialità digitale’ della facoltà di Economia e Giurisprudenza, consegnate nei giorni scorsi. Oggi più che mai, siamo convinti che investire sulla cultura e sulla formazione delle nuove generazioni sia l’investimento più redditizio per il futuro di un Paese».

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