L'ANALISI
18 Luglio 2025 - 05:15
CREMONA - Un collegamento diretto tra Cremona e lo scalo bergamasco potrebbe diventare realtà già nel 2026, grazie ai fondi raccolti dall’imposta di soggiorno. Una notizia giunta a margine dell’incoraggiante risultato per il settore del turismo in città che, nei primi sei mesi del 2024, ha segnato un +10%.
Un dato che ha ispirato il progetto cui sta lavorando l’assessore al turismo Luca Burgazzi, che punta a sfruttare i proventi della tassa di soggiorno per rendere la città più accessibile ai visitatori internazionali con un servizio navetta che colleghi la città del Torrazzo all’importante scalo aeroportuale.
Un progetto dalla visione circolare, nel senso che i finanziamenti necessari per promuovere ulteriormente il turismo cittadino deriverebbero dai proventi del turismo stesso. In particolare dalla tassa di soggiorno che, nei primi sei mesi del 2024, ha fruttato 150mila euro per le casse comunali. Risorse che – come previsto per l’anno corrente – saranno reinvestite in marketing territoriale e servizi turistici.
«Abbiamo commissionato uno studio all’Università Cattolica per analizzare i flussi turistici in arrivo da Orio al Serio e valutare la fattibilità del progetto», ha spiegato Burgazzi. L’obiettivo è intercettare quei viaggiatori – soprattutto stranieri – che potrebbero essere interessati a visitare Cremona, magari in abbinamento a mete come Milano, Bergamo o Brescia.
«Vogliamo rendere la città più accessibile e attrattiva – ha aggiunto l’assessore –. Per questo, oltre alla navetta, destineremo parte dei fondi alla manutenzione e al restauro di siti turistici che hanno bisogno di cura e attenzione».
Intanto, i dati confermano il buon momento del turismo cremonese: nei primi sei mesi dell’anno, le presenze sono aumentate del 10% rispetto allo stesso periodo del 2023. Un trend positivo che, secondo Burgazzi, dimostra la vitalità di una destinazione capace di attrarre visitatori in ogni stagione.
«Cremona ha registrato 80mila pernottamenti, corrispondenti a circa 40mila arrivi, considerando una media, arrotondata per difetto, di due notti a visita». L’assessore Burgazzi sottolinea come la città stia diventando una meta autonoma, non più legata solo a eventi o alla liuteria: «I turisti scelgono Cremona per il suo patrimonio, soggiornando più a lungo. La presenza straniera è in aumento (+3% negli hotel, +14,7% nelle strutture extralberghiere). Intanto, il settore extralberghiero cresce, con 6 nuove strutture nel 2025, e si prevede un +4,7% di camere entro fine anno.
«Anche d’estate, nonostante il caldo, registriamo un’ottima affluenza – ha sottolineato –. Cremona piace sia agli italiani che agli stranieri, con un’offerta culturale e musicale che funziona tutto l’anno».
Se lo studio confermerà la sostenibilità del progetto, già nel 2026 potrebbe partire la navetta per Orio al Serio, semplificando l’arrivo dei turisti e rafforzando il posizionamento di Cremona come tappa obbligata nel circuito lombardo. Intanto, l’amministrazione guarda anche ad altre collaborazioni, come quella con Lonely Planet, per promuovere il territorio a livello internazionale.
Una scommessa che, se vinta, potrebbe regalare a Cremona un’occasione per affermarsi come punto di riferimento nel panorama turistico italiano per il turismo interno e per quello proveniente dall’estero.
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