L'ANALISI
09 Luglio 2025 - 05:00
Turisti in piazza del Comune e l'assessore Luca Burgazzi
CREMONA - «Nell’arco dei primi sei mesi sono stati registrati, nelle strutture alberghiere ed extra alberghiere, 80mila pernottamenti, che possono corrispondere a 40mila arrivi di turisti, prendendo come media due notti trascorse in città. Si tratta di un calcolo per difetto, tenendo conto che la media di pernottamento a Cremona si attesta sulle 2,9 notti».
Così si esprime, dati alla mano, l’assessore comunale al turismo, Luca Burgazzi che non esita a osservare che «gli eventi, i festival, la liuteria sono di richiamo, ma ormai non solo l’unico motivo per cui i turisti vengono in città — osserva —. Sempre più spesso i visitatori vengono a Cremona e si fermano per vedere la città, non strettamente mossi da appuntamenti particolari. Questo per dire che Cremona sta diventando meta turistica per se stessa e non solo in base a occasioni specifiche che rimangono comunque trainanti. Rispetto al semestre 2024, abbiamo registrato un incremento del 3% in più di stranieri nelle strutture alberghiere con in cima svizzeri e tedeschi».
È sulla presenza non italiana che l’assessore punta il dito nel segno di una permanenza importante in città e di una clientela disposta a spendere: «Nelle strutture extralberghiere l’incremento di stranieri è stato del 14,7% con in testa Francia, America, Germania e Gran Bretagna. Il dato è in relazione con il semestre gennaio/giugno del 2024 — spiega —. Si conferma che gli stranieri preferiscono i B&B, sono il 54% delle presenze, contro 46% degli italiani. La percentuale si capovolge nella realtà alberghiera prediletta dal 75% degli italiani contro il 25% di clientela straniera. I dati sono stati estrapolati da Hbenchmark e dalla rilevazione Istat».
È questa la fotografia dell’hotellerie cremonese e delle preferenze dei turisti. E sull’espansione incontrollata delle strutture extra alberghiere, Burgazzi osserva: «Dall’inizio 2025 sono nati sei strutture extralberghiere che portano questa realtà a 286 attività sul territorio cremonese — spiega —. Si tratta di un rallentamento importante che dà conto di una realtà che forse ha trovato un modo di autoregolazione. In prospettiva pensiamo che il secondo semestre si potrebbe chiudere con un incremento del 4,7% di camere rispetto all’anno precedente e con il 24% di occupazione dei posti letto extralberghieri».
Ma per Burgazzi il turismo è programmazione e strategia: «A settembre partirà il progetto realizzato su Cremona da Lonely Planet, stiamo poi lavorando al rifacimento dei cartelli informativi dei monumenti della città, grazie allo sponsor Steel Color e a quanto raccolto con la tassa di soggiorno. La correttezza dei cartelli informativi sarà verificata dai membri della Società Storica Cremonese. Parteciperemo a una serie di iniziative fieristiche dedicate al cicloturismo, mentre grazie a un bando regionale, vinto in sinergia con i comuni di Brescia, Bergamo, Mantova e Pavia, l’autunno sarà all’insegna della navigazione fluviale».
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