L'ANALISI
14 Luglio 2025 - 05:30
CREMONA - ‘Insert coin and play’. Tradotto, inserisci la moneta e gioca. Non però a calcio balilla, al flipper o a biliardo. Bensì d’azzardo. I numeri dei ‘giocatori’ sono in continuo aumento e preoccupano gli esperti. Secondo una ricerca condotta dalla società di consulenza Nomisma, in collaborazione con Novomatic, nel 2024 in Italia il valore complessivo delle giocate si è aggirato intorno ai 157 miliardi di euro. Numeri in netta crescita rispetto a quelli degli scorsi anni: nel 2020, per esempio, sono stati spesi 88,3 miliardi. Quasi 69 in meno. Statistiche, queste, che si riferiscono tra l’altro solo a giochi regolamentati e autorizzati dallo Stato. E non quindi alla galassia delle scommesse illegali, soprattutto online. Il rapporto, uscito pochi giorni fa, indica quindi che le puntate sono in continuo aumento. A giocare sono 20,7 milioni di italiani, quasi la metà dei maggiorenni presenti nel nostro Paese. Di questi, una parte sempre più significativa finisce nel tunnel della dipendenza. I ‘giochi’ più apprezzati dagli italiani sono sempre quelli: Gratta e vinci, il lotto e le scommesse sportive.
Il problema del gioco riguarda anche la nostra città. I pazienti in cura nel territorio di Asst Cremona (cremonese e casalasco) sono 45. E dieci di questi ha meno di 30 anni. Secondo Roberto Poli (direttore Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Asst di Cremona) però, «il numero è sottostimato e rappresenta solo la punta dell’iceberg, perché sono molti di più coloro che sono in carico per altre dipendenze ma che presentano anche dipendenza da gioco».
Il numero dei ‘giocatori’ non sembra frenare, anzi: «I pazienti che si sono rivolti al SerD sono gradualmente cresciuti negli ultimi anni. Questo anche grazie ai finanziamenti del cosiddetto piano Gap (gioco d’azzardo patologico) che ha consentito interventi di sensibilizzazione e informazione sul territorio e la realizzazione di una équipe formata e specializzata sul tema che prevede interventi medici, psicologici e sociali».
Le conseguenze che derivano dal gioco possono essere anche molto pesanti: «Le persone che arrivano qui da noi – continua – presentano delle difficoltà sul piano sociale. Nel senso che hanno una situazione economica di pesante indebitamento o hanno compromesso a causa del gioco le loro relazioni familiari. Spesso inoltre questa dipendenza va di pari passo con problemi di alcool e cocaina, che rendendo più complesso il trattamento».
Il mondo del gioco d’azzardo è in continua evoluzione e Poli vede delle novità: «Intanto la direzione è sempre più quella dell’online, con una preferenza per le scommesse sportive. Da qualche tempo spopola poi il trading online (investire sui mercati finanziari attraverso piattaforme digitali ndr), che se fatto da chi non ha competenze economiche è un vero e proprio azzardo. Anche il mondo dei videogiochi è a rischio. La novità è rappresentata dalle chatbox (elementi che il gamer deve acquistare per ottenere più punteggi nel suo gioco). Queste suscitano infatti nel giocatore effetti di sorpresa e avvicinano sempre più persone al gambling (azzardo)».
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