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IL GIORNO DOPO LA TRAGEDIA

Marino Bocchi, Vescovato piange il suo 'gigante buono'

Aveva 60 anni ed era autotrasportatore. È morto in un tragico incidente in provincia di Bologna. Sui social e in paese il cordoglio è unanime: «Ci mancherà il tuo sorriso, anche quando si discuteva di politica». Proseguono le indagini per stabilire la cause dello schianto

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

13 Luglio 2025 - 11:06

Marino Bocchi, Vescovato piange il suo gigante buono

Nel riquadro Marino Bocchi

VESCOVATO - Proseguono le indagini delle forze dell’ordine della Valsamoggia per stabilire le cause dell’incidente in cui è tragicamente scomparso Marino Bocchi, 61 anni il prossimo 11 agosto, l’autotrasportatore di Vescovato. Tra le ipotesi più accreditate lo scoppio di uno pneumatico, anche se potrebbe essere stato anche un guasto tecnico, come ha riferito il comandante della polizia locale della Valsamoggia Elisa Corsini.

Bocchi, ieri mattina, stava percorrendo la statale 569 in territorio bolognese, quando all’altezza di Crespellano la sua cisterna, che trasportava gasolio, ha prima urtato una Yaris (nella foto sotto) con a bordo una coppia di anziani, e poi è finita fuori strada andando ad impattare una botte contenente gasolio nel piazzale della ditta di logistica Gls. Inevitabile l’incendio nel quale poi ha perso la vita il vescovatino.

Yaris

La notizia della sua scomparsa ha sollevato il cordoglio di tutto il paese, dove Bocchi era molto conosciuto e dove viveva con la moglie Isabella, sposata nel maggio scorso. Un gigante buono, lo ricordano oggi in tantissimi, anche e soprattutto sui social, sempre con il sorriso sulle labbra e una battuta per tutti quelli che incrociava, anche quando si discuteva di politica. «Ciao Marino. Ci mancherà la tua ironia la domenica mattina al bar Commercio. Eri una persona buona» e ancora «Vescovato piange l'amico di tutti», «stamattina sei passato a prendere il caffè, mi hai salutato come sempre con un abbraccio e un bacio sulla guancia. Chi l'avrebbe detto che quello sarebbe stato l'ultimo».

«Ridi Marino, ridi con quel sorriso da birichino che ti ha sempre contraddistinto. Lo stesso di quando alle medie con la tua forza e la maglietta del Che mi hai appeso al quadro svedese della palestra solo perché io indossavo una polo nera e ne andavo fiero. Tu Berlinguer io Almirante, spesso in contrasto ma amici sempre. Non meritavi una fine così orribile e prematura. Non ti auguro “buon viaggio” come ormai si usa fare. Viaggi nella tua vita ne hai fatti tanti, anche basta direi. Preferisco pensare, anzi sono sicuro che quando troverai finalmente la tua pace quel sorriso lo regalerai alle persone che hai amato e che ritroverai lassù».

Un ricordo anche dell’ex sindaco Gianantonio Conti, suo coscritto, e del vice Luca Bodini: «Ciao comunista, mancheranno le discussioni fatte sempre nel grande rispetto delle idee altrui».

«Un grave lutto ha colpito la comunità di Vescovato – ha commentato l’assessore Paolo Carubelli – in modo così tragico ed improvviso. Perdiamo una persona molto conosciuta e stimata».

Anche la moglie Isabella Iorini, tramite la sua pagina Facebook, ha ringraziato tutti coloro che in queste giorni ha mostrato la propria vicinanza nel ricordo di Marino. «Siete tanti, tantissimi, come lui meritava. Vi sento tutti vicini. La nostra casa è aperta a chiunque voglia passare, vi farò sapere per l'ultimo saluto a Marino, al momento non è ancora a casa».

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