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L'ESTATAE DEI VELENI

Baldesio, i soci: «Chiediamo rispetto per la nostra società»

Lettera aperta riportante 50 firme per chiedere alle due fazioni di abbassare i toni e agire con civiltà

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

12 Luglio 2025 - 15:30

Baldesio, i soci: «Chiediamo rispetto per la nostra società»

Assemblea dello scorso giugno partecipata dai soci per l’approvazione del bilancio a consuntivo. Dietro, gli spogliatoi storici della canottieri Baldesio

CREMONA - Ed è sotto le piante della Baldesio, accompagnato dal frenire delle cicale che la fazione del buon senso ha deciso di esprimere il proprio dissenso ai toni accesi della diatriba sulla gestione della società canottieri Baldesio fra sostenitori del consiglio e del presidente in carica e la fazione guidata dalla protesta di Alberto Corazzi. La fazione del buon senso nei modi e nell’approccio stanca di polemiche di fango gettato sul buon nome della Baldesio ha deciso di far sentire la propria voce con una Lettera aperta dei soci della Canottieri Baldesio, seguita da una cinquantina di firme che hanno chiesto comunque di non essere rese note.

«La vicenda che da mesi trascina quasi quotidianamente la Baldesio come società e singoli soci sui media della provincia di Cremona, anziché di un contenzioso, ha assunto l’aspetto di una diatriba, in cui le parti in causa, più che voler raggiungere una conciliazione, sembrano tese solo a danneggiarsi vicendevolmente, con un livore e una pervicacia che non danno alcun segnale di una possibile ragionevole ricomposizione — si legge nella missiva —. Sembra che per qualcuno valga solo il motto ‘chi non è con me è contro di me’, in una sorta di gara al cupio dissolvi cui ha assistito, finora passivamente, amareggiata e stupita, la gran parte dei soci che non desiderano altro che frequentare la Canottieri per rilassarsi, godere della compagnia e della bellezza del verde e della funzionalità delle attrezzature».

Il tavolo della presidenza nell’ultima assemblea della Baldesio 


«Noi soci e socie sottoscritti desideriamo esternare alcune considerazioni e anche alcuni stati d’animo che condividiamo riguardo a questa incresciosa situazione — entrano nel merito della questione i firmatari della lettera -. Non si capisce il senso profondo di quanto succede, mai capitato a memoria di tutti i soci, da quelli ordinari ai patroni. Il nome della società è divenuto famoso per episodi che nulla hanno a che vedere con le questioni pratiche e la vita reale della Baldesio e i suoi risultati sportivi, e questi, che dovrebbero essere il vero obiettivo e vanto della società, ormai sembrano non contare più niente. I soci, tutti, sono prima di tutto persone che hanno famiglie, attività, contatti e relazioni sociali che inevitabilmente risentono di questi risvolti, sia sul piano della fatica fisica sia soprattutto di quella psicologica, e questo non è affatto un bene per chi deve amministrare la società».


Alle considerazioni fanno seguito le richieste: «Chiediamo quindi A TUTTE LE PARTI IN CAUSA di dirimere le controversie (se di ciò si tratta) in atto in modo definitivo, civile, costruttivo, sereno e degno del nome che questa nostra associazione, nata e cresciuta con il contributo onesto di tutti i soci, passati e presenti, ha costruito nei decenni, costituendo un esempio, anche morale, per le società canottieri nate successivamente. In un contesto ormai non solo locale ma globale in cui, rovesciando qualsiasi forma di buon senso, ha ragione non chi argomenta pacatamente, ma chi urla di più, chiediamo che sia restituito il rispetto dovuto alle persone che costituiscono questa comunità e credono davvero nei valori dichiarati delle associazioni».

«Senza contare che - prosegue la lettera -, anche sul piano finanziario, i costi delle spese legali finora e in futuro sostenute per questioni che ci appaiono sempre più legate a dissapori e rancori personali potrebbero essere meglio destinate, ad esempio ai futuri fruitori della Canottieri, ai quali dobbiamo consegnare anche degli esempi di correttezza e sobrietà. I seguenti firmatari si sentono inoltre di offrire il loro sostegno a tutti coloro che stanno lavorando in modo volontario, ma scrupoloso e professionale, per il bene reale della Baldesio».

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