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Oglio Po pronto alla sfida della sanità territoriale

Il report dell’Asst: performance ok, l’ospedale riferimento per Casalasco e Viadanese. Investimenti nella diagnostica per immagini e sviluppo futuro con una rete integrata

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

10 Luglio 2025 - 10:30

Oglio Po pronto alla sfida della sanità territoriale

Il dg dell'Asst di Cremona Ezio Belleri e l'ingresso dell'ospedale Oglio Po

CASALMAGGIORE - Dall’analisi della relazione sulla performance 2024-2025, approvata dall’Asst di Cremona guidata dal direttore generale Ezio Belleri, emerge come l’ospedale Oglio Po, da presidio integrato, rivesta un ruolo strategico nella gestione sanitaria del territorio compreso tra Casalasco, Viadanese e l’area parmense confinante.

Sul fronte dei reparti, il nosocomio di Vicomoscano può contare su un’offerta che comprende Medicina generale, Chirurgia generale, Ortopedia, Cardiologia, Ginecologia, Anestesia e rianimazione, Oncologia e Radiologia, oltre a una struttura di Pronto soccorso che rimane punto di riferimento per un bacino d’utenza ampio. Le attività chirurgiche rappresentano uno dei pilastri, con interventi programmati e in urgenza che rispondono a patologie di alta incidenza. In Cardiologia si svolgono esami diagnostici avanzati, mentre in Ortopedia viene garantita attività operatoria anche per i pazienti traumatizzati.

Un presidio importante è la Radiologia, che dispone di apparecchiature aggiornate per garantire esami diagnostici rapidi ed efficaci. Sul piano delle prestazioni complessive, il piano annota: «L’Oglio Po partecipa alla presa in carico dei pazienti cronici e fragili con percorsi personalizzati, in stretta sinergia con le attività territoriali: assistenza domiciliare integrata, case di comunità, ospedali di comunità e centrali operative territoriali previste dal Pnrr». Sono già attivi programmi di presa in carico dei pazienti diabetici, cardiopatici e con malattie respiratorie croniche, per garantire continuità di cura, ridurre gli accessi inappropriati al Pronto soccorso e prevenire i ricoveri ripetuti. In prospettiva, l’Oglio Po sarà interessato da interventi strutturali e investimenti tecnologici in linea con la mission aziendale di ammodernamento dei servizi.

«In particolare — si legge — si punta a rafforzare la dotazione di apparecchiature di diagnostica per immagini, a potenziare l’ambito chirurgico con nuove sale operatorie e ad ampliare l’offerta di day hospital oncologico». Anche i percorsi legati alla riabilitazione e al supporto delle fragilità sono in fase di sviluppo grazie alla collaborazione con la rete dei servizi consultoriali e socio-sanitari territoriali. Una menzione a parte merita la prospettiva di collaborazione con gli ospedali di comunità e le case di comunità, strutture previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

«L’integrazione di questi servizi con l’Oglio Po — è il quadro delineato nel report — permetterà di costruire una continuità assistenziale più solida, riducendo la distanza tra ospedale e territorio e offrendo una risposta più rapida ed efficace ai bisogni di una popolazione che invecchia e presenta sempre più patologie croniche. In sintesi, l’Oglio Po, con i suoi reparti, la sua attività chirurgica e il Pronto soccorso, rimane una colonna portante della sanità locale. Allo stesso tempo si prepara a diventare un polo sempre più evoluto in una rete di cure integrate, capace di affrontare le sfide del futuro con strumenti innovativi e investimenti mirati.

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