«La giunta stanzia fondi, ma mancano i progetti»

CREMONA - «Mentre la Giunta comunale continua a sottolineare con insistenza l’equilibrio tecnico-formale del bilancio 2025-2027, i cittadini di Cremona percepiscono con crescente chiarezza la profonda delusione generata dalle scelte politiche adottate. Due settori essenziali e strategici per lo sviluppo presente e futuro della nostra città, ambiente e cultura, risultano sostanzialmente trascurati, marginalizzati nelle priorità amministrative e sotto-finanziati». La denuncia arriva dal capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia Marco Olzi.

L’analisi del documento di salvaguardia degli equilibri di bilancio restituisce un quadro «preoccupante» per Fratelli d’Italia. Per quanto riguarda la cultura, a fronte di uno stanziamento per il 2025 di oltre quattro milioni di euro (per la precisione 4.667.770 euro) l’importo impegnato è di 55.014 euro, pari a circa l’1,18%. «Questo significa che, nonostante uno stanziamento economico rilevante, la spesa effettiva impegnata è praticamente nulla, segno di una gravissima mancanza di programmazione concreta, progettualità chiara e, soprattutto, volontà politica di investire in un settore cruciale per il benessere sociale e culturale della città».

Un fatto che assume ancor maggiore rilevanza, per il partito di Olzi, alla luce del dibattito politico generato intorno alla legge sulla tutela della liuteria cremonese promossa dal consigliere regionale di FdI Marcello Ventura: «Fatto del tutto singolare, pensando anche al tentativo dell’assessore Rodolfo Bona di minimizzare l’importanza della proposta di legge sulla liuteria, presentata dal consigliere Ventura. Uno stanziamento di ben 100mila euro per il solo anno 2025, destinati alla salvaguardia e valorizzazione delle competenze artigiane legate alla liuteria, un settore che rappresenta un elemento distintivo e centrale dell’identità cittadina».

Anche sul fronte delle politiche giovanili e sportive Olzi si registra lo stesso problema: «Meno del 50% delle risorse stanziate risultano impegnate, confermando un diffuso problema di mancata attivazione delle risorse disponibili». Non va meglio sul dibattuto fronte ambientale: «A metà esercizio risulta impegnato poco più del 51% delle risorse correnti disponibili, una quota insufficiente se si considera l’urgenza delle tematiche ambientali e l’acceso dibattito nato intorno a come stanziare i fondi derivanti dal risarcimento Tamoil».

Elementi che, per lo schieramento di minoranza, testimonia come «l’ambiente non sia considerato una priorità reale da questa amministrazione: le risorse stanziate rimangono in gran parte non spese, i progetti annunciati non vengono avviati e la cittadinanza resta in attesa di risposte concrete».

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