L'ANALISI
08 Luglio 2025 - 17:46
Gabriele Gallina (Forza Italia), Simone Bossi (Lega), Tiziano Filipponi (Lega) e Giuseppe Trespidi (Udc)
CREMONA - «L’aggressività e l’animosità dei toni utilizzati dal presidente Roberto Mariani nella replica ai consiglieri provinciali del gruppo centrodestra per Cremona, a tratti scomposta e confusa, tradisce la comprensibile preoccupazione per le sue responsabilità politiche e per quelle amministrative di coloro che a vario titolo hanno approvato i budget 2024 e 2025 e il bilancio 2024». La nota sulla situazione finanziaria di Centropadane firmata dai segretari del centrodestra provinciale, sempre orfano di Fratelli d’Italia con cui la frattura politica perdura, è indirizzata al presidente e a «assemblea dei soci, comitato di indirizzo e controllo e Cda».
Mariani aveva definito le dichiarazioni dei consiglieri della minoranza provinciale come «tecnicamente sbagliate, volutamente enfatizzate per fini politici». Ora i segretari del centrodestra locale chiedono chiarimenti: «Cosa ci sarebbe di tecnicamente sbagliato - si chiedono Gabriele Gallina di Forza Italia, Simone Bossi e Tiziano Filipponi della Lega e Giuseppe Trespidi dell’Udc – nei dati di bilancio ufficiali che i nostri consiglieri provinciali ovviamente non hanno inventato, ma solo riportato e commentato?».
I numeri del bilancio 2024 di Centropadane Srl non lascerebbero spazio a interpretazioni: «Basti ricordare i dati inconfutabili della perdita di bilancio e del patrimonio netto. Gli esercizi 2022 e 2023 hanno chiuso in utile rispettivamente di 9.500 euro e 17.500, mentre il bilancio 2024 approvato dall’assemblea dei soci il 30 giugno scorso consolida una perdita di oltre un milione di euro».
Un vertiginoso cambio di passo che lascia i segretari del centrodestra allibiti «in particolare dalle affermazioni del presidente Mariani che per giustificare la mala gestione dichiara di non dover coprire le perdite perché ‘si è approvata un’operazione di azzeramento del capitale sociale utilizzando le riserve societarie’. Mariani vuole far passare tutti per fessi o dobbiamo credere che sia così sprovveduto da non essersi chiesto di chi erano i soldi utilizzati per costituire l’attuale patrimonio netto della società che è stato azzerato in un colpo solo?»
«Se non se lo fosse mai chiesto - continuano -, sarebbe decisamente grave per un presidente di Provincia: il patrimonio netto di Centropadane Srl era pari a 1.023.452 di euro, costituito da capitale sociale versato dai soci per 517.870 euro e riserve di capitale in conto conferimento, quindi versate ancora dai soci, per 500mila euro. E questo patrimonio della società, cioè soldi versati dai soci e quindi anche dalla Provincia di Cremona, è andato tutto ‘bruciato’ in un batter d’occhio nel bilancio 2024! È bastato un solo anno di vita da questa ‘nuova gestione’ targata PD e Fratelli d'Italia per chiudere con una perdita di oltre un milione di euro e per azzerare il patrimonio netto della società».
I consiglieri provinciali hanno continuato l’analisi della documentazione in materia e «individuato le due maggiori criticità che hanno generato questa enorme perdita di bilancio e di patrimonio».
La prima criticità fa riferimento al mancato rispetto, per 503.991 euro, degli incarichi che avrebbe dovuto affidare alla propria società in house. «Dei 934.654 euro però la Provincia di Cremona ha assegnato a Centropadane Srl soltanto 430.662 euro di lavori mentre il restante importo lo ha affidato a professionisti terzi».
La seconda criticità è relativa ad una quota delle rimanenze pari a 434.585 euro «stornate e imputate a sopravvenienze passive. Fino al 2023 queste rimanenze sono state mantenute correttamente a bilancio; nel 2024 l’attuale Cda, invece di sollecitare le province di Cremona e di Brescia al saldo delle prestazioni professionali eseguite dalla società, ha deciso di stornarle e portarle a sopravvenienze passive. Questa operazione ha portato un enorme beneficio alle due province che si sono viste cancellati con un solo colpo di spugna debiti nei confronti della loro società in house. Di contro, la stessa operazione ha invece affossato ulteriormente la perdita di oltre 400.000 e cosa ancor più grave ha tolto incassi futuri e quindi liquidità futura di pari importo alla società, che ora sembra non riesca nemmeno a pagare gli stipendi dei dipendenti».
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