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SAN DANIELE PO

Mutui spalmati fino al 2054

Approvato dal ministero dell’Interno il bilancio stabilmente riequilibrato 2023-2027. Il sindaco Cadenazzi: «Ma la situazione resta complicata, pochi margini di manovra»

Pierluigi Cremona

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pierluigi.cremona@virgilio.it

10 Luglio 2025 - 05:15

Mutui spalmati fino al 2054

SAN DANIELE PO - È stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale il ‘bilancio stabilmente riequilibrato 2023-2027’ che ha avuto il nulla osta dal ministero dell’Interno. La novità principale, concordata dall’ex commissario prefettizio Stefano Musarra con la Cassa Depositi e Prestiti, è che i mutui in essere verranno spalmati fino al 2054, con rate più basse. Un documento importante, l’approvazione del bilancio da parte del ministero dell’Interno per provare a programmare da parte del sindaco Simone Cadenazzi e della maggioranza, l’attività amministrativa.

Il bilancio stabilmente riequilibrato viene attivato quando un ente locale si trova in una situazione di grave squilibrio finanziario, tale da non essere più in grado di garantire i servizi essenziali o di far fronte ai propri debiti. Rappresenta un piano di risanamento finanziario che l’ente deve presentare per ottenere l’approvazione di un apposito organo di controllo, in questo caso il ministero. Il piano mira a ripristinare l’equilibrio tra entrate e uscite, a ridurre il debito e a garantire la sostenibilità finanziaria nel tempo.

Dopo il dissesto finanziario deliberato il 13 ottobre 2022, una prima versione del bilancio stabilmente riequilibrato era stata approvata dal consiglio comunale con l’ex sindaco, Davide Persico, il 30 marzo 2023. Un anno dopo, il 19 marzo 2024, proprio alla fine del mandato amministrativo di Persico, era arrivata la notizia della bocciatura di quella prima ipotesi. Il 30 aprile 2024 era stata inviata la seconda versione di bilancio e il 16 aprile 2025 Musarra aveva approvato l’aggiornamento dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato 2023/2027, a seguito dell’accordo con la Cassa Depositi e Prestiti di Roma.

«L’approvazione da parte del consiglio comunale è un passaggio formale, considerando che il nulla osta del ministero è stato concesso grazie al lavoro di trattativa del commissario con la Cassa Depositi. Diciamo che il debito arriva dai figli ai nipoti, ma non c’erano molte alternative — commenta Cadenazzi —. Anche la minoranza ha riconosciuto che questo bilancio fa parte ancora del passato e hanno votato a favore. Come maggioranza vediamo giorno dopo giorno che la situazione è anche più complicata di come si pensava. Ad esempio sul bilancio abbiamo zero euro alla voce sfalci, quindi si capisce bene che anche per garantire servizi essenziali siamo in difficoltà. La settimana prossima ci incontreremo con l’Organo Straordinario di Liquidazione Filomena Formisano per una sorta di ‘dead line’, per capire su quali capitoli del bilancio abbiamo margini di manovra. Vorremmo provare ad intercettare alcuni bandi appena pubblicati dal Gal Oglio Po, ma ogni volta viene chiesto il cofinanziamento comunale, che al momento noi non possiamo garantire. E per questo stiamo cercando strade alternative».

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