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SAN DANIELE PO

È iniziato il mandato di Cadenazzi

Primo consiglio: presentata la giunta e le deleghe varie tra impegno ed emozione

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

12 Giugno 2025 - 22:08

È partita la marcia di Cadenazzi

SAN DANIELE PO - Insediamento ufficiale per il neo sindaco di San Daniele Po Simone Cadenazzi e la sua giunta. Questa sera il primo consiglio comunale della nuova amministrazione tra aspettative, emozioni e voglia di ripartire «nonostante la ben nota situazione attuale che non ci impedisce di essere propositivi e positivi per far tornare il paese rappresentativo nel territorio».

Davanti al numeroso pubblico che ha riempito la sala consigliare e ha assistito alla seduta anche dalle finestre sul piazzale gli adempimenti burocratici, il giuramento sulla Costituzione e le formalità che hanno dato via al nuovo, atteso, corso.

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«Permettetemi di dire che è molto bello ritrovare un’amministrazione dopo anni – ha commentato la segretaria Maria Rita Nanni – dopo un percorso doloroso e triste. Auguro a tutti voi buon lavoro». Poi i ringraziamenti del sindaco e il suo discorso di insediamento. «Quando mi hanno detto che avrei potuto fare un discorso in questa seduta – ha dichiarato Cadenazzi – ho cominciato a riflettere su quali fossero state le motivazioni che mi avevano portato ad impegnarmi, insieme ad altre persone, e tutto mi ha portato a pensare alle parole di un articolo scritto da Fiorino Soldi sul quotidiano La Provincia che faceva parte di una serie di racconti sulla storia della bassa cremonese. Si parlava di mio nonno, Eugenio Cadenazzi sindaco nel secondo dopoguerra di Cella Dati, come ‘uomo bonario e fattivo, il quale vuole evitare che il campanilismo degeneri in forme odiose di rivalità ed invidie’. Ecco la mia idea di sindaco fa riferimento a questi concetti: comunità radicata, il voler provare ad essere laboriosi e fattivi per essa, operare per il bene comune. Senza forme di rivalità, anzi, con la concreta volontà di collaborare, tutti insieme, rifuggendo da egoismi, rassegnazioni e invidie. Perché un paese è una comunità e ognuno, amministratori e cittadini, devono impegnarsi per farla evolvere. Il nostro ruolo è dunque politico, sociale ed umano, nessuno deve per forza essere protagonista e competente, ma ognuno può partecipare».

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Quanto ai primi passi da amministratori, vista la complessa situazione avuta in eredità «si deve preseguire il bene comune partendo da una analisi profonda per affrontare la crisi in maniera coesa, ricostruendo quanto è stato demolito negli anni e pian piano far riemergere le potenzialità presenti, ma assopite, del nostro territorio». Infine i ringraziamenti e un augurio alla sua squadra «quello di poter inciampare e risalire, perché chi cammina o corre, e non chi sta fermo, talvolta cade.  Vorrà dire che avremo onestamente messo a disposizione della comunità il nostro tentativo di essere fattivi e laboriosi. Buon lavoro a tutti e grazie ancora».

Al fianco di Cadenazzi, che terrà l’assessorato di gestione del territorio, attività produttive e Protezione civile, la vice Anna Manini, assessore al bilancio e programmazione economica, personale, tributi e Vincenzo Tufano, assessore ai servizi sociali, sport, cultura ed associazionismo, sicurezza e rapporti con il cittadino. Conferiti anche diverse deleghe ai consiglieri: Donatella Assandri, delega ai giovani, sport ed associazioni, Letizia Morenghi, capogruppo di maggioranza e delega alla funzione scolastica e servizi sociali, Gaetano Magni del ega a patrimonio e manutenzioni, Carla Garello delega a Protezione civile e Antonino Lombardo delega alla sicurezza.

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