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CREMONA: IL LUTTO

«Addio campione», in tantissimi per l'ultimo saluto a Giuseppe Soldi

Il mondo delle due ruote riunito alla chiesa di San Luca: gli amici con cui ha condiviso gare ed esperienze, ma anche gli appassionati che negli anni hanno avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo

Gabriele Cogni

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redazione@laprovinciacr.it

09 Luglio 2025 - 14:23

«Addio campione», in tantissimi per l'ultimo saluto a Giuseppe Soldi

CREMONA - L'ultimo saluto al campione di ciclismo. Sono state tantissime le persone che hanno partecipato nella chiesa di San Luca ai funerali di Giuseppe Soldi. Hanno voluto rendere un ultimo omaggio a quel corridore capace di conquistare la maglia iridata vincendo il titolo nel quartetto della 100 chilometri nel 1965. Un risultato storico, di grandissimo prestigio. Soldi era stimato da tutti, all'interno del mondo sportivo, ma non soltanto, per la sua semplicità, la sua disponibilità. E il suo sorriso. Una umanità che è stata sottolineata durante le esequie. Ed è stata ricordata dai tanti amici che hanno voluto stringersi con un abbraccio ai familiari.

Il funerale è stato concelebrato da padre Giorgio Viganò, da padre Emiliano Redaelli, superiore della comunità, e dal padre reverendissimo Giovanni Villa. A San Luca era presente il mondo delle due ruote: gli amici con cui ha condiviso gare ed esperienze, ma anche gli appassionati che negli anni hanno avuto modo di conoscere e apprezzare il grande campione. C'è stato il saluto dell'associazione ciclisti cremonesi. Sul feretro erano adagiate due maglie, quella azzurra indossata in quel Mondiale a Lasarte, vicino a San Sebastian, in Spagna. E la maglia iridata conquistata al termine di quell' impresa. In chiesa erano presenti i veneti Pietro Guerra e Luciano Dalla Bona, e al dolore si è stretto anche l'altro cremonese Mino Denti: sono stati loro i componenti che hanno completato il quartetto da sogno di sessanta anni fa.

Una riflessione associata proprio al ciclismo a cui Soldi era legato è stata proposta nell'omelia da padre Viganò: «Lo sport, se vissuto con passione e intensità, educa a uno stile di vita sano, carico di entusiasmo e capace di progettualità per arrivare al traguardo. Giuseppe Soldi ha saputo fare questa equazione con lo sport che ha vissuto, l'ha entusiasmato, e l'ha portato a far crescere tutti gli aspetti della vita. Ecco così gli affetti, il lavoro, le amicizie: la chiesa gremita di gente testimonia quanto abbia saputo correre la sua corsa».

A San Luca erano presenti non solo i rappresentanti del ciclismo, ma anche di quel mondo sportivo più generale a cui Soldi era unito. Si sono stretti ai familiari gli amici del Panathlon Cremona guidati dall'attuale presidente Giovanni Bozzetti. Tra i tanti volti noti dello sport cremonese era presente pure Oreste Perri. Ha partecipato l'assessore allo sport del comune Luca Zanacchi, all'ultimo saluto non sono mancati dirigenti della Juvi e i rappresentanti di società di altre discipline. Perché Giuseppe Soldi è stato campione del mondo di ciclismo, ma è stato soprattutto stimato da tutti «per la sua semplicità, la sua umanità, la sua semplicità», come è stato ricordato ieri mattina, nella sua ultima corsa.

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