L'ANALISI
MONTICELLI D'ONGINA
08 Luglio 2025 - 10:17
MONTICELLI - Esperienza ed intuizione di un volontario della Pubblica Assistenza fuori servizio hanno permesso di salvare una vita: quella di una 50enne che nel primo pomeriggio di sabato, pare dopo avere perso il lavoro, ha tentato di gettarsi in Po dal ponte di Isola Serafini. A raccontare l’accaduto, richiamando anche attenzione sulle misure di sicurezza che servirebbero per scongiurare altre tragedie, è proprio il monticellese.
«Erano le 13 e stavo passeggiando con il mio cane – spiega –. Mentre ancora ero lontano ho notato una donna vicina alla barriera del ponte. Mi ha subito insospettito perché non aveva in mano nulla e, memore di altri interventi di soccorso fatti con la Pubblica Assistenza, mi sono fermato ad osservarla. Fino a quando la signora ha iniziato ad arrampicarsi. Sono corso da lei e ho appena fatto in tempo ad afferrarla per la camicia. Era già in procinto di buttarsi».
A quel punto la sconosciuta ha iniziato a piangere e ad urlare, implorando l’uomo di lasciarla e di permetterle di farla finita. «Mi ripeteva ‘Non merito di vivere, voglio buttarmi, lasciami andare’. Ho capito che non sarebbe stato facile convincerla e non lo era nemmeno bloccarla – continua il racconto –. Con una mano ho continuato a tenere salda la presa e con l’altra ho composto il numero di emergenza sul cellulare. Ho anche tentato di richiamare l’attenzione dei pochi automobilisti di passaggio, ma nessuno si è fermato ad aiutarmi, probabilmente perché non hanno compreso la situazione».
Fino a che, alcuni minuti dopo, sono arrivati proprio gli amici della Pubblica Assistenza e i carabinieri: la signora, della quale era stata denunciata la scomparsa nelle ore precedenti visto che aveva lasciato un messaggio annunciando il suo intento, è stata messa in salvo.
«Se fosse caduta, salvarla non sarebbe stato semplice perché ancora mancano gli alaggi per gli ingressi in acqua dei mezzi di soccorso – conclude il monticellese –. Dovevano essere realizzati come opere di compensazione della conca di navigazione, ma gli anni sono passati invano. Si tratta di interventi importanti in un tratto fluviale come questo».
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