L'ANALISI
07 Luglio 2025 - 05:05
CREMA - Chi non è mai stato nella curva di uno stadio non può capire perché uno fa centinaia o addirittura migliaia di chilometri solo per partecipare al ricordo di un amico. Non lo può capire se non è stato all’iniziativa ‘Per sempre Stefano’, la festa organizzata dai volontari dall’associazione Stefano Cerullo, intitolata al giovane tifoso cremasco scomparso nel novembre del 2021 a soli 38 anni, dopo una lunga malattia. È lì che può trovare una risposta.
Sabato sera erano almeno un migliaio i supporter calcistici che si sono riuniti per il ritrovo annuale nello spazio di CremArena, per bere birra e ascoltare musica. Tifosi inglesi del Burnley e del Sunderland, tedeschi dell’Eintracht Francoforte, ma anche italiani della Roma, della Salernitana, dell’Angri e delle due squadre del cuore di Stefano, l’Atalanta e il Pergo. E c’era anche un gruppo di fan della Ternana, che ha regalato una targa all’associazione, con una dedica per Stefano. Tutti amici che il giovane cremasco aveva conosciuto nelle sue trasferte, sostenute per seguire partite di calcio.
Solitamente, tra le tifoserie gemellate si crea un legame che è basato su un senso di appartenenza e di affinità. In questo caso, i legami durano da anni e la comunità che si è composta vive delle relazioni personali dirette, nelle quali le differenze di nazionalità, di lingua e di storia non impediscono di costruire un’identità collettiva. La festa in ricordo di Stefano è durata tre sere e come sempre il ricavato verrà utilizzato per iniziative benefiche. Nelle sale Agello è stata allestita anche una mostra di quanto ha fatto finora l’associazione. È stato un viaggio, composto da tappe, ma soprattutto da emozioni e impegno per gli altri.
Per raccontarlo è stata scelta la metafora di un mezzo di trasporto pubblico, che attraversa la città e la vita, fermandosi in luoghi significativi. Ogni linea di trasporto è contrassegnata da un colore e rappresenta uno dei progetti o delle iniziative promosse dall’associazione. Dalla riqualificazione di spazi urbani al sostegno a cause solidali, dagli eventi culturali alle attività educative, ogni tappa è un’azione concreta ispirata ai valori che Stefano ha lasciato ai suoi amici. Perché, come recitava il lungo striscione appeso dai tifosi della Roma e della Salernitana sul muro all’ingresso: «Tu hai tracciato la strada, noi continuiamo nel tuo nome».
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