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Allerta dengue: guerra alle zanzare per abbattere i rischi

L’ex primario ospedaliero Dossena: anche la specie tigre è potenzialmente pericolosa. L’assessore comunale Bordo: già un programma consistente a livello preventivo

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

05 Luglio 2025 - 05:25

Allerta dengue: guerra alle zanzare per abbattere i rischi

Un intervento di disinfestazione e una zanzara

CREMA - «La dengue non è solo un rischio per chi vada in Africa e là venga punto dalla zanzara aedes infetta, contraendo il virus. Può essere trasmessa anche dalla zanzara tigre, ormai presente da anni nel Cremasco. Dunque la presenza di casi di infezione nell’uomo può diffondere la febbre tramite questo vettore. Per questo motivo le disinfestazioni sono di fondamentale importanza». 

dossena

A mettere in guardia gli enti pubblici, ma anche i proprietari di giardini, è l’ex primario di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Maggiore Agostino Dossena. Lo fa dopo i due recenti casi di dengue, la febbre provocata dalle punture di zanzare infette del genere aedes: una malattia endemica in Africa e in altre zone tropicali ed equatoriali. Due le persone colpite nel Cremasco: il primo caso nelle scorse settimane a Dovera, con un 25enne finito in ospedale, al rientro da un viaggio all’estero. Il secondo pochi giorni fa in città, con una 49enne di origine nigeriana ricoverata al Maggiore e dimessa mercoledì. Era di ritorno da un periodo trascorso nel Paese d’origine e ha accusato i sintomi tipici del virus. Che vanno dalla febbre alta alla diarrea, ma anche vomito ed eruzioni cutanee.

Sia il Comune di Dovera, sia quello di Crema, su disposizione dell’Ats Val Padana, hanno effettuato disinfestazioni mirate. Interventi nell’abitazione delle due persone infettate e poi in tutte le aree verdi, pubbliche e private, nel raggio di 400 metri dalle case in questione. In città il lavoro è stato effettuato ieri nella zona di piazza Marconi.

zanzare

«Ormai, a causa dei cambiamenti climatici, la diffusione sul territorio di specie di zanzare vettori di vari virus tropicali è un dato di fatto — prosegue Dossena —: ricordo anche altri virus come il West Nile, di cui da anni si registrano casi nel nostro Paese».

«Le amministrazioni comunali devono assumersi l’onere di un protocollo e di specifici divieti da diffondere alla comunità e a provvedere a una sistematica disinfestazione. Poi non si dimentichino zone che, seppur private, sono da anni un ricettacolo di zanzare, l’esempio più lampante che abbiamo in città è la palude nell’ex scuola di Cl. Deve prevalere la salute pubblica e dunque servirebbe un intervento deciso per una bonifica».

Il piano d’azione per le disinfestazioni dagli insetti, messo a punto dal Comune di Crema, prevede un investimento di 38.597 euro, attraverso un incarico affidato ad un’impresa specializzata. I trattamenti antizanzare consistono in sei cicli antilarve nei 10mila tombini e caditoie della città. Altrettanti sono quelli mirati a eliminare le zanzare adulte, che interesseranno parchi pubblici, aree verdi, plessi scolastici e cimiteri. In media, un passaggio ogni 20 giorni sino a ottobre.

bordo

«La disinfestazione straordinaria per la dengue ci costa circa 4.000 mila euro, che ci verranno poi rimborsati dal fondo nazionale — sottolinea l’assessore all’Ambiente Franco Bordo —: il nostro programma è già molto importante a livello preventivo e garantisce una copertura efficace. Rimane però fondamentale la collaborazione dei residenti. Se un’area pubblica viene bonificata, ma a fianco c’è un giardino privato infestato, il risultato risulta vanificato».

Il decalogo per i cittadini prevede di evitare i ristagni d’acqua nei giardini e negli spazi privati, di svuotare regolarmente sottovasi, bidoni, ciotole per animali e qualsiasi contenitore che possa favorire la deposizione delle uova.

L’assessore all’Ambiente sottolinea anche un altro investimento di bonifica effettuato di recente. «Si tratta di quello legato al potenziamento delle attività di derattizzazione, che rappresentano una risposta concreta e puntuale alle criticità riscontrate sul territorio. Abbiamo riscontrato un numero crescente di segnalazioni in merito, da qui le trappole e le esche disseminate in punti strategici della città. L’intervento mira a proteggere non solo la salubrità degli spazi pubblici, ma anche a contenere eventuali danni alle infrastrutture e ridurre i rischi per la salute».

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