L'ANALISI
03 Luglio 2025 - 15:34
CREMONA - Palazzo del Comune tirato a lucido, con la lancetta della storia che torna indietro nel tempo: torna agibile l'antico ingresso alla struttura, che si affaccia su Cortile Federico II (Piazza del Comune, 8) per accedere ai piani alti del palazzo storico. Il portone sarà aperto ufficialmente lunedì 7 luglio, con il ritorno degli storici uscieri a custodia dell’entrata.
Il ritorno alla vecchia usanza riguarda tutti coloro che devono recarsi all’Ufficio Protocollo, situato al piano terra, e a tutti gli altri uffici, alla Saletta dei Gruppi Consiliari 'Mario Coppetti', posta al primo piano, nonché alle sale di rappresentanza. Viceversa, il passaggio per SpazioComune (piazza Stradivari, 7) sarà consentito solo per ricevere informazioni e per le altre attività che vi si svolgono dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 13:00, il mercoledì dalle 8:30 alle 16:30, con chiusura al sabato. L'Amministrazione precisa, inoltre, che il ritiro dei sacchetti dell’umido sarà possibile solo negli orari di apertura di SpazioComune.
Entusiasta l'assessore Paolo Carletti (delega all'urbanistica), che annuncia il grande ritorno sottolineando l'importanza dell'edificio per la cittadinanza. «Risolti i problemi di sicurezza - dichiara - riapre l’ingresso storico e principale di Palazzo Comunale. La notizia, credo, è ottima per tutti i cremonesi. La monumentale struttura che domina le due piazze, testimone di una storia plurisecolare, vuole un ingresso più trionfale del pur degnissimo ingresso di Spazio Comune attualmente in uso».
Lo step successivo sarà quello di abbellire il portale: «Il curatore del museo Mario Marubbi - prosegue Carletti - si sta attrezzando per arricchire l’ingresso con pezzi di arte moderna, che diano subito il segno della grandiosità di Palazzo Comunale. Decoreremo lo spazio con fioriere storiche, con la cura e l’attenzione che vuole il nostro Palazzo. Anche il quadro con i volti dei partigiani cremonesi caduti troverà finalmente spazio adeguato».
Un passo ulteriore nel percorso che riporta l'iconico palazzo duecentesco al lustro che merita. «Il Palazzo Comunale - racconta Carletti - è un edificio di prestigio, con una storia longeva. Ospita un elemento rilevante per la vita della città: l'Amministrazione e i suoi rappresentanti. La data del 7 luglio veicola per noi un messaggio molto importante di restituzione alla cittadinanza. Il ripristino dello storico e giusto ingresso del palazzo duecentesco rientra in una politica di valorizzazione».
Carletti anticipa che, nell'arco di un trimestre, anche le sale superiori saranno messe a nuovo. «In sala Alabardieri - spiega l'assessore - tornerà il Carroccio dei Milanesi, conquistato durante la battaglia di Castelleone del 1213. La struttura di questo cimelio, conservato nel Duomo per secoli, verrà rivista, per restituirgli il significato di un tempo». Sala Alabardieri divenuta una 'linea del tempo', un percorso attraverso i secoli: «Vogliamo che sia il ritratto delle vicende della nostra comunità - prosegue - dal Duecento in poi, con la più ampia forbice cronologica possibile: gli affreschi in stile bizantino e longobardo raccontano il medioevo, lo scalone ci porta al 1400».
Saranno ridestinati anche i 'miracoli di s. Omobono', attualmente siti in sala dei Decurioni: «Li collocheremo nella sala Ex Violini, con la prospettiva conferire massima dignità al santo laico Cremonese». I progetti non finiscono qui: «La sala rosa - conclude Carletti - sarà dedicata ai pittori cremonesi del Novecento, mentre la Sala Azzurra sarà destinata alla consultazione, con atti che vanno dal 1861 al 1961. Vogliamo che il Palazzo Comunale rientri nel novero delle bellezze artistiche cremonesi».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris