L'ANALISI
03 Luglio 2025 - 05:10
(foto d'archivio)
RICENGO - Bagni proibiti nel fiume Serio e nel laghetto dei Riflessi. Il gran caldo di quest’ultimo periodo ha portato molta gente a cercare refrigerio in acqua. Tutto ciò in barba ai divieti.
Da martedì 8 a domenica 13 si terrà il ‘PeachCon 3.0’, vale a dire la convention annuale di tutti gli appassionati del film Chiamami col tuo nome. A decine arriveranno dagli Stati Uniti e dai Paesi d’Europa, ma anche da altre parti del mondo. La chiamata all’appello è già partita sui social. Tra i luoghi che i fans visiteranno ci sarà, come sempre accade, anche il laghetto dei Riflessi e c’è da scommetterci che non rinunceranno a un bagno come quello fatto dai loro idoli da premio Oscar, Elio e Oliver.
Ma la preoccupazione riguarda anche l’accensione, vietata, di fuochi per le grigliate. Complice il caldo torrido, il rischio di provocare incendi è elevatissimo. «Siamo preparati — afferma il presidente del Parco del Serio, Basilio Monaci — a ricevere gli amanti del tuffo proibito nel laghetto dei Riflessi, sapendo che non saranno pochi. Purtroppo, i cartelli che indicano il divieto di balneazione non scoraggiano né loro né altri. Ma questo non riguarda solo i fans del film, ovviamente, che sono sempre parecchi ogni giorno. Infatti c’è chi continua a fare il bagno, in orario serale, ma anche diurno, dove è vietato».
Nella stagione calda, il malcostume impera, anche nel vicino fiume Serio. L’ente regionale cercherà con i mezzi a sua disposizione di arginare il fenomeno. «Metteremo in azione le nostre guardie ecologiche volontarie — prosegue Monaci —. Coloro che infrangono il divieto sono per la maggior parte stranieri residenti nelle nostre zone e turisti fans del film, che vengono a visitare uno dei luoghi delle riprese della pellicola realizzata da Luca Guadagnino. È una brutta abitudine che non riusciamo a sradicare. Ricordo che il laghetto è un’oasi naturale vicino al fiume ed esige il rispetto della fauna e dell’ecosistema. Esiste da sempre un divieto di balneazione, ben segnalato. Che non è un capriccio, ma mette in guardia anche dalla pericolosità dello specchio d’acqua. La profondità è tale che chi non sa nuotare abilmente rischia l’annegamento».
Oltre ai pericoli per la propria salute o per la tutela dell’ambiente, esiste anche la possibilità di incorrere in un’ammenda, per il bagno in acque dolci. La sanzione amministrativa per chi infrange il divieto comporta il pagamento di una somma da 1.032 a 3.098 euro. Multe salate in acqua dolce.
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