L'ANALISI
01 Luglio 2025 - 17:17
Il tribunale di Cremona e una ballerina di lap dance in foto d'archivio
CREMONA - Su Facebook si presenta così: «Il mio silenzio vale più di mille parole». Ai giudici si è presentata così: «Sono stata ballerina di lap dance e sexy star famosa su YouTube. Ho girato un video con l’ex avvocato ‘coca e mi…otte tutta la notte’». Ha fatto il nome dell’ex avvocato radiato, noto e controverso personaggio social di Tione (Trento) famoso tanto per i suoi video pruriginosi quanto per le sue vicende giudiziarie.
Il silenzio dell’ex ballerina di lap dance oggi ha lasciato spazio alle parole di lei che, oggi quarantenne e disabile al 100% per un disturbo della personalità, ha testimoniato al processo per maltrattamenti nei confronti dell’uomo più grande di lei di qualche anno, conosciuto su Facebook e con il quale ha convissuto da maggio del 2022 a maggio del 2023.
Non lo ha denunciato lei, ma quando l’1 febbraio del 2023 è andata al Pronto soccorso, ha dovuto spiegare la causa di quel «trauma cranico commotivo opera di terzi: 6 giorni di prognosi». Durante una lite, il convivente, uno che beveva e con un passato da tossicodipendente, l’aveva afferrata per i capelli, fatta cadere, trascinata in camera da letto e sbattuto la testa contro un mobile. È partita la segnalazione. In aula non c’era l’imputato, difeso dall’avvocato Michele Barrilà.
«Abbiamo avuto una relazione — ha spiegato la quarantenne, testimone del pm Chiara Treballi —, ma prima di metterti insieme, una persona la conosci. Non sapevo che fosse un ex tossicodipendente. A giugno del 2022 si è trasferito da me, una settimana da me, due dai suoi genitori: questa per me non è coppia. Tutti i giorni era ubriaco. Beveva una birra da 8,2 moltiplicato per 10 o una birra da 10,2 moltiplicato per dieci. Alle 4 del mattino sentivo il rumore della stappatura. Mi rubava anche i soldi della mia pensione. Lo avevo sempre dietro, non ero libera di uscire con gli amici, doveva esserci sempre lui. Mi insultava: ‘p... e t...’. Dava della... anche a mia madre quando la chiamavo al telefono».
Ha confermato le botte: «Sì che mi picchiava, eccome. Mi ha picchiato, mi ha strozzato. Tante volte mi ha picchiato, io prendevo il cellulare, lo filmavo per avere le prove. Mi prendeva sempre con violenza la faccia, per il collo con il braccio attorno. Mi dava pugni». Lei si è difesa, «una volta con il forchettone», un’altra «gli ho tirato il mestolo pesantemente sul braccio e me ne vanto. Certo che gli rispondevo».
L’ex ha confermato l’episodio di ottobre del 2022, quando lui, ubriaco, durante un litigio «mi ha messo le mani al collo e stretto la presa». Spintoni, calci e schiaffi. Ha confermato la lite esplosa la Vigilia di Natale e quella del 31 dicembre, San Silvestro, quando, per l’accusa, lei aveva buttato fuori casa l’ex compagno, ubriaco, ma lui voleva rientrare. Prima tentò di sfondare la finestra, poi prese a calci il portone. La donna ha confermato la lite dell’1 febbraio del 2023, quando il compagno la mandò al Pronto soccorso con un trauma cranico.
Ha confermato le minacce. «Lui e sua madre mi avrebbero buttato dal balcone. Mi ha detto anche: ‘Ti faccio picchiare da mia madre, da mia sorella e dalla mia ex’. L’ex si chiama Stella, lui mi ha detto Stella Caltagirone, una famiglia importante che ha aiutato la famiglia Berlusconi a costruire Milano 2». Ora, googleando, con ‘Stella Caltagirone’ salta fuori la stella marina in ceramica di Caltagirone.
«Lui diceva anche che faceva parte della Farnesina», ha fatto verbalizzare la quarantenne, che al processo non si è costituita parte civile. Non chiede i danni all’ex che tuttora vede. «Sono sincera. Ci sentiamo e ci vediamo. Da quando gli hanno trovato una malattia, lui è cambiato da così a così. Ci sentiamo, mi chiama più lui. Non so se lo fa perché c’è il processo e per tenermi buona o c’è il pentimento, come dice lui, perché vuole tornare a convivere. Si è scusato di come si è comportato. Io faccio fatica a perdonarlo, lo sento, lo vedo, ma non qui a Cremona». In aula si tornerà il 31 marzo del 2026.
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