L'ANALISI
30 Giugno 2025 - 13:53
CREMA - Un tentativo di suicidio, minuti di altissima tensione e poi il lieto fine, reso possibile dall'intervento della Polizia di Stato. L'episodio è storia della notte tra il 27 e il 28 giugno. Intorno alle 1.30, la sala operativa del Commissariato di Polizia di Crema ha ricevuto una segnalazione tramite il numero di emergenza 112. La comunicazione riguardava una giovane donna che aveva contattato i soccorsi dichiarando l'intenzione di lanciarsi dal ponte di via Crispi, situato sul canale Cresmiero.
Dopo aver pronunciato queste parole, la ragazza ha interrotto la chiamata e ha smesso di rispondere al telefono. Immediatamente, la centrale operativa ha inviato una pattuglia sul posto. All'arrivo, gli agenti hanno individuato la giovane seduta sulla balaustra centrale del ponte, con le gambe che pendevano nel vuoto a un'altezza di circa 15-20 metri dal fiume. Alla vista delle forze dell'ordine, la donna ha esclamato: «Non so cosa abbia chiamato a fare! Lasciatemi stare perché voglio suicidarmi! Se vi avvicinate, giuro che mi butto di sotto!».
Per scongiurare il pericolo imminente, gli agenti hanno mantenuto inizialmente una distanza di sicurezza, cercando di avviare un dialogo con la giovane per calmarla. Contemporaneamente, è stato allertato anche il servizio di emergenza sanitaria 118. Iniziata la conversazione, durante la quale la ragazza ha espresso le sue difficoltà familiari, gli operatori si sono progressivamente avvicinati. Giunti a una distanza minima, con un'azione fulminea, sono riusciti a immobilizzarla afferrandola all'altezza del bacino.
La giovane ha reagito urlando frasi sconnesse e opponendo resistenza nel tentativo di liberarsi. Dopo più di un minuto di lotta, nonostante gli sforzi della donna di colpire gli agenti, questi sono riusciti a metterla in salvo, portandola a terra lontano dalla balaustra del ponte. Una volta tranquillizzata e con l'arrivo dell'ambulanza del 118, la giovane è stata trasportata presso il locale ospedale senza riportare particolari ferite.
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