L'ANALISI
30 Giugno 2025 - 05:10
Giorgio Grisales, Marco Vinicio Bissolotti e Stefano Trabucchi
CREMONA - «Lasciamo da parte le polemiche, la legge regionale sulla promozione e valorizzazione della liuteria cremonese è un passo importante nella tutela del nostro mestiere, un progetto legislativo portato avanti dal consigliere Marcello Ventura che va a beneficio di tutto il comparto. Le polemiche politiche devono lasciare il passo all’interesse comune». Chi parla è Giorgio Grisales, presidente del Consorzio dei liutai Antonio Stradivari.
E all’accusa che il provvedimento sia costruito sul marchio Cremona liuteria, Grisales aggiunge: «Tutti possono essere licenziatari del marchio, basta che siano iscritti alla Camera di Commercio e appartengano a questo territorio, non devono essere necessariamente iscritti al Consorzio — specifica —. Il Consorzio Stradivari condivide l’impegno profuso dal disegno di legge che sarà votato il consiglio regionale l’8 luglio insieme alla Camera di Commercio, alle associazioni di categoria e a Fondazione Stauffer».
In nome di un comune agire per il bene della liuteria, Grisales tende a stemperare anche il contrasto col Comune e l’ufficio Unesco: «Mi sono incontrato con l’assessore Rodolfo Bona, nessuna contrapposizione, una cosa è la legge di tutela e altra cosa sono i percorsi Unesco — afferma —. I trecentomila euro su tre anni serviranno per promuovere la liuteria cremonese. Abbiamo chiesto al Comune di collaborare all’organizzazione del primo International Cello festival in cui parteciperanno violoncelli realizzati esclusivamente da liutai cremonesi. Poi grandi sorprese ci attendono per la giornata del violino del 13 dicembre. L’idea di fondo è quella di tutelate il lavoro di chi opera a Cremona per il prestigio e l’unicità della nostra tradizione liutaria».
Marco Vinicio Bissolotti, rappresentante dei liutai di Cna, pur lodando l’iniziativa legislativa della Regione osserva come: «Constatiamo come tutto l’impianto progettuale si identifichi soltanto nel consolidare, promuovere e sostenere il marchio collettivo Cremona Liuteria del Consorzio Liutai Antonio Stradivari. Il pluridecennale lavoro di tutela e promozione del Consorzio non può in alcun modo essere messo in discussione e tanto meno denigrato, ma nella realtà artigiana cremonese esso non rappresenta che un 30-33% delle imprese regolarmente iscritte alla Camera del Commercio. Quest’ultimo dato è rilevante in quanto, se il progetto si identificasse solo con l’attività consortile, escluderebbe dalla promozione ed eventuali finanziamenti ben il 70% dei liutai cremonesi».
«Queste imprese non possono e non devono essere escluse — osserva — La nostra proposta è di riuscire e coinvolgere molte più imprese, allargando la platea delle botteghe di liuteria e focalizzarsi con più decisione sulla difesa del made in Cremona, territorio ormai di conquista per chiunque desideri installarsi con sedicenti attività liutarie nella nostra città. Questo progetto potrebbe configurarsi come un primo e sostanziale passo verso un coinvolgimento di diversi soggetti del mondo istituzionale regionale, nazionale e ove necessario sovranazionale con un ambiziosissimo obiettivo che porterebbe all’abbattimento della aliquota del 22% dell’IVA».
Stefano Trabucchi di Confartigianato, così commenta il progetto legislativo regionale: «Questa proposta rappresenta una scelta chiara e coraggiosa, che riconosce la liuteria non solo come elemento identitario della Lombardia, ma come settore economico strategico, da sostenere con strumenti adeguati, risorse mirate e una visione di lungo periodo».
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