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CREMONA: IL LUTTO

Addio a Ravasi, oste ‘alla sua maniera’

Si è spento a 66 anni il titolare della Trattoria Mellini. Aveva cessato l’attività nel 2022

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

29 Giugno 2025 - 18:18

Addio a Romano Ravasi, patron della Trattoria Mellini

CREMONA - Se ne va un pezzo della vecchia Cremona. A distanza di tre anni dalla chiusura della Trattoria Mellini di via Bissolati, il suo patron, Romano Ravasi si è spento all’età di 66 anni. Lo piangono i tanti che nella sua trattoria hanno passato serate all’insegna dei piatti tipici cremonesi. Andare da Mellini non era solo andare in trattoria ma per i ‘ragazzi di San Bassano’ — ovvero chi abita nei dintorni di via Bissolati — era poter contare su un luogo di ritrovo.

«Mio fratello era fatto alla sua maniera», racconta Fabio che ora abita dove un tempo c’era la trattoria. Nel dire ‘era fatto alla sua maniera’ c’è tutta l’originalità di un personaggio imprevedibile, a suo modo sanguigno, che viveva l’eredità di famiglia con la passione verace e spontanea degli antichi osti, che erano dolci e severi al tempo stesso, sapevano coccolarti col cibo, ma anche redarguirti con il rigore e la severità di un padre o di un fratello maggiore.

I tavoli di legno, un’atmosfera familiare. «Mio fratello aveva ereditato la gestione della trattoria dai miei genitori — continua il fratello —. All’inizio, nel 1906, il locale era spostato più verso la farmacia, poi, dal 1911, si acquistarono i locali in cui la trattoria è stata fino alla chiusura. Mi ricordo io e mio fratello, eravamo affascinati dalla pigiatura dell’uva per fare il mosto che poi decantava in cantina. Altri tempi, così come gli anni in cui Mina si presentava con Parolini, le serate passate a parlare e a fare musica. Negli ultimi tempi non era infrequente che Mina chiamasse e prenotasse i marubini, un pezzo forte della cucina della trattoria e di mio fratello. La passione per i funghi, la predilezione per i lessi e tutta la nostra meravigliosa gastronomia della bassa hanno reso la trattoria e mio fratello pezzi di storia della nostra città».

Massimo, un amico, ricorda: «Noi siamo i ragazzi di San Bassano, la nostra strada, e da Mellini si andava sotto Natale. Romano ci ospitava in una stanza a parte, era una tradizione. Quando ha cessato l’attività abbiamo perso un pezzo di cuore. Romano e il suo locale per tutti noi di Strada canòon era casa». La camera ardente, nella casa del commiato che si trova nell’ex Foro Boario, martedì dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 17,30.

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