Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMA

Ponte di via Cadorna, le minoranze: «Rebus tempi e ristori»

Le perplessità di FdI e Lega sui lavori al ponte: «Molti dubbi anche sul rispetto dei costi»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

27 Giugno 2025 - 19:15

Ponte di via Cadorna, le minoranze: «Rebus tempi e ristori»

Giovanni De Grazia, Andrea Bergamaschini e il ponte di via Cadorna

CREMA - Sarà anche una «variante migliorativa», come la definiscono in giunta, ma per i consiglieri della minoranza «regna l’incertezza». Il capogruppo di Fratelli d’Italia Giovanni De Grazia interviene sul progetto di fattibilità tecnica ed economica per la riqualificazione del ponte di via Cadorna: 7 mesi di lavori di cui 4 a ponte chiuso e 3 con il senso unico, nella fase centrale del 2026. «Mi auguro che questo sia possibile, ma riavvolgendo il film degli ultimi tempi e vedendo gli stessi attori e regista da anni, le perplessità aumentano enormemente. Il tutto anche in relazione anche al più che raddoppio dei costi dell’opera che superano adesso, nel nuovo progetto, i 5 milioni di euro».

Inoltre, De Grazia chiede lumi sugli aiuti economici: «Quali ristori commerciali vengono ipotizzati per le numerose attività che saranno sicuramente penalizzate durante i lavori? Sono stati considerati gli impatti sulla viabilità, non solo sui quartieri di San Bernardino e Castelnuovo, ma su tutta la città? Durante l’incontro di martedì in commissione è stato riferito che questi aspetti verranno affrontati e ci aspettiamo risposte concrete nell'interesse di tutti i cittadini». Il tema sarà oggetto di discussione già lunedì in consiglio, a fronte di un’interrogazione legata proprio alle mitigazioni economiche. Il 4 luglio alle 21 all’oratorio di Castelnuovo e l’8 alla stessa ora a quello di San Bernardino, la giunta informerà i residenti sul progetto di riqualificazione.


Anche dalla Lega, il capogruppo Andrea Bergamaschini e la consigliera Silvia Guatterini, sottolineano una serie di elementi di criticità, il primo dei quali legato al fatto che è «altamente dubbio il rispetto dei tempi annunciati e dei costi. Il rischio concreto è che la chiusura del ponte si prolunghi oltre l’estate 2026, con conseguenze importanti sulla viabilità alla ripresa scolastica e un disagio significativo per i cittadini». Poi il capitolo costi. «Nonostante il quadro economico superi i 5 milioni di euro, non risultano ancora inseriti i costi legati alle modifiche viabilistiche, né quelli relativi a mitigazioni e ristori per cittadini e attività. Questo lascia prevedere nuove e pesanti lievitazioni dei costi a carico del bilancio comunale».

Su questo tema si inserisce anche la vicenda delle mitigazioni e dei ristori: «Ha da sempre la massima attenzione da parte della Lega – dichiarano i consiglieri – e per questo ribadiamo la necessità di passare dalle parole ai fatti, con un’attenta valutazione di tutte le problematiche che potranno emergere e con la previsione di misure concrete a tutela di residenti e attività economiche. Auspichiamo subito un tavolo per affrontare la questione».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400