L'ANALISI
24 Giugno 2025 - 18:33
CREMA - È arrivata la conferma tecnica del contenimento dei disagi viabilistici su cui l’Amministrazione Comunale ha alacremente lavorato nell’ultimo anno, dopo l’apertura della Soprintendenza a un differente approccio progettuale per la ristrutturazione dello storico ponte, tutelato ai sensi del Codice dei Beni Culturali.
Nella seduta di Giunta Comunale di lunedì 23 giugno è stata infatti approvata la variante migliorativa del progetto di rinforzo strutturale e consolidamento del ponte di via Cadorna che, come da attese, quasi dimezza i tempi previsti nella versione iniziale.
Grazie al confronto tecnico tra progettisti, Soprintendenza di Mantova e Ufficio Tecnico comunale, è stata individuata una soluzione capace di rispettare i criteri di tutela e conservazione del manufatto, evitando le lungaggini di un intervento “taglia e cuci”. Saranno mantenute le spalle e gli elementi architettonici di rilievo, intervenendo però in modo più incisivo su impalcato e strutture portanti.
Il nuovo piano riduce da 12 a 7 mesi il periodo di interferenza sulla viabilità e prevede:
4 mesi di chiusura totale, dedicati alle lavorazioni più invasive;
3 mesi di senso unico alternato, per consentire un transito controllato in sicurezza e garantire l’avanzamento dei lavori.
La tempistica è stata studiata per ridurre al minimo l’impatto sulla mobilità, concentrando le operazioni principali nell’estate 2026, periodo in cui il traffico urbano risulta meno intenso. Resta comunque necessario completare le fasi tecniche: progettazione esecutiva, gara d’appalto, aggiudicazione e approvvigionamento dei materiali.
Il costo complessivo dell’intervento è di 5.100.000 euro, di cui 4.295.389,46 euro per lavori e 804.610,54 euro per somme a disposizione.
Il sindaco di Crema, Fabio Bergamaschi, esprime soddisfazione per il traguardo raggiunto: «La riduzione da 12 a 7 mesi di interferenze, di cui solo 4 di chiusura totale, dimostra quanto sia stata fruttuosa l’insistenza dell’Amministrazione nel cercare il miglior compromesso con la Soprintendenza. È stata una scelta di responsabilità, perché per tutelare l’incolumità delle persone si deve agire in scienza e coscienza, affidandosi alla guida dei tecnici. Allo stesso tempo, era fondamentale ridurre il disagio per la città: ogni giorno risparmiato ha un grande valore. Ringrazio chi ha compreso la nostra posizione, soprattutto in Soprintendenza. L’obiettivo resta l’estate 2026, e manterremo un dialogo costante con i cittadini, anche attraverso incontri pubblici, come già fatto. Nei prossimi mesi approfondiremo anche le possibili misure di mitigazione, cercando sinergie con le minoranze».
Due incontri pubblici sono già fissati per condividere lo stato dell’arte:
4 luglio ore 21 presso l’oratorio di Castelnuovo;
8 luglio ore 21 all’oratorio di San Bernardino.
L’assessore ai Lavori Pubblici, Giorgio Pagliari, sottolinea: «Il nuovo cronoprogramma è il frutto di un lavoro condiviso che ha permesso di ridurre l’impatto sulla circolazione. L’attuale ponte, realizzato nel 1902, ha mostrato segni di degrado. Ricostruiremo un ponte simile nell’aspetto, ma con tecnologie e materiali moderni. Con la variante approvata e le risorse garantite da mutuo, possiamo lavorare con serenità, ma già da ora ci impegneremo per individuare strategie di mitigazione del disagio e, se possibile, ridurre ulteriormente i tempi. Stiamo valutando incentivi economici per l’impresa nel caso di anticipo sulla conclusione dei lavori».
L’Amministrazione Comunale conferma la volontà di fornire aggiornamenti puntuali e condividere ogni passaggio con la cittadinanza e le forze politiche, affinché il percorso sia trasparente, partecipato e rispettoso delle diverse esigenze.
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