L'ANALISI
27 Giugno 2025 - 15:29
BOZZOLO - Dopo 80 anni, 9 mesi e 8 giorni, è stato recuperato il carro ferroviario che si trovava sul fondo del fiume Oglio, tra Bozzolo e Marcaria. Ciò che rimane, ossia l’anima in ferro e alcune parti di legno sono state issate su di un lato del fiume nella mattinata di oggi tramite una gru. Un’operazione fondamentale, anzi decisiva per il progetto di realizzazione del nuovo ponte che sovrasterà il fiume. Opera nevralgica per il raddoppio ferroviario del tratto tra Piadena e Mantova, i cui lavori sono in corso da circa un anno e mezzo.
La parte più complicata per i tecnici della consortile La Bozzoliana sarà invece il recupero della pesante locomotiva che nonostante tutti gli studi progettuali preparatori si fatica ad individuare con precisione.
Il recupero della locomotiva modello ‘Deutsche Reichsbahn - DR 56-20’, 85 tonnellate di peso, 17 metri di lunghezza e 4 di altezza – sarà eseguito per step: prima il locomotore sarà disseppellito attraverso operazioni di dragaggio e poi estratto dall’alveo tramite un catamarano attrezzato con sistema di sollevamento. Verrà quindi trasportato a riva verso valle, sulla sponda lato Marcaria, dove infine sarà sollevato da una gru di idonea portata. In seguito sarà trasportato all’esterno dell’argine golenale e depositato in attesa di conoscerne la destinazione finale indicata da RFI.
Prima del recupero però saranno necessarie alcune fasi preliminari, quali la bonifica bellica da ordigni esplosivi, il dragaggio del fondo, l’ispezione subacquea per individuare i punti di aggancio per il sollevamento del relitto e la posa di bitte di ormeggio per consentire le manovre di movimentazione del catamarano. Il dragaggio, che serve per rimuovere i sedimenti e portare alla luce il più possibile la locomotiva, è iniziata da circa un mese.
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