L'ANALISI
27 Giugno 2025 - 10:54
La sede di via Kennedy della Fondazione. Nel riquadro Gianni Risari e l’assessore Anastasie Musumary
CREMA -Tornano in equilibrio i conti della Fondazione Benefattori Cremaschi. Il risultato di esercizio registra un segno positivo pari a poco più di 19mila euro. Nel 2024 i ricavi hanno raggiunto i 21.167.468 euro, a fronte di costi per 21.122.546 euro, a cui vanno sommate le imposte per 25.793 euro. «Sono soddisfatto di quanto emerge dal bilancio consuntivo, frutto del lavoro del consiglio d’amministrazione e di tutto il personale della struttura — commenta il presidente Gianni Risari —: adesso ci attende la consueta presentazione dei dati, che forniremo in maniera più approfondita, di fronte al consiglio comunale». Dopo alcuni anni complessi, l’andamento economico del 2024 ha permesso all’ente, che gestisce strutture per anziani, di consolidare i conti e di mantenere una stabile posizione finanziaria.
L’analisi tecnica del documento evidenzia come il merito dei conti in equilibrio sia dato da una serie di fattori. Soprattutto la cosiddetta produzione extra budget, che la Fondazione ha saputo mettere in campo l’anno scorso. In pratica si tratta di una serie di attività sanitarie e socioassistenziali che vengono erogate in città e nel territorio, in aggiunta a quelle programmate a livello regionale e di Ats Val Padana. Ovviamente questo comporta per la struttura la possibilità di incassare maggiori contributi dagli enti superiori.
«Il bilancio è in equilibrio economico grazie a una produzione extra budget riconosciuta dall’Ats — chiariscono dagli uffici di via Kennedy — all’adeguamento dei tariffari regionali, ai contratti di scopo Ats e alla ripresa piena dell’attività del Centro diurno integrato». Hanno influito inoltre l’occupazione completa dei mini alloggi e la crescita dei servizi in solvenza. Senza dimenticare il sostegno economico arrivato dalla partecipazione a bandi per progetti comunitari. «Inoltre, tra i fattori che hanno determinato l’equilibrio economico c’è da evidenziare la gestione fondata su un'analisi costante dei dati e l’attento controllo dei costi», si legge nel documento di bilancio.
Passando ai dati, tra i risultati ottenuti dalla gestione, a fronte di un generale aumento dei costi rispetto al 2023, legati agli aggiornamenti contrattuali, alla Benefattori viene evidenziata una riduzione del 4% da riferirsi ai servizi in appalto. I ricavi e i proventi, di contro, segnano un +4,8% rispetto al 2023. Il trend dovrebbe essere confermato anche per l’anno in corso, ma in Benefattori non si sbilanciano. Un settore come quello sanitario e assistenziale deve tenere ovviamente conto di diverse variabili esterne. Banalmente l’aumento dei prezzi delle forniture, ma soprattutto i costi energetici legati ai consumi di riscaldamento e luce, che nel corso di un anno possono influire pesantemente, comportando a consuntivo variazioni importanti rispetto ai conti previsionali.
Da segnalare, infine, un incremento dei beneficiari dei servizi residenziali e semiresidenziali, in primis la Rsa Lucchi e poi le cure intermedie e riabilitative del Kennedy. A seguire quelli domiciliari e ambulatoriali. Nel 2024 sono stati 3.962, con un aumento di 266 unità rispetto al 2023.
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