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LA CAMPAGNA PER L’ALCOL TEST

Il messaggio del prefetto: «L'abuso è una vera piaga»

Sul territorio i dati sulla guida in stato di ebbrezza preoccupano, «ma la prevenzione aiuta»

La Provincia Redazione

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25 Giugno 2025 - 16:54

Il messaggio del prefetto: «L'abuso è una vera piaga»

CREMONA - «L’abuso di alcol è diffuso, anche nella nostra Provincia». Il prefetto Antonio Giannelli non ha dubbi sul fenomeno rispetto al quale aggiunge, sottolineandolo più volte: «E non riguarda solo i più giovani».

Il prefetto racconta un mondo dello svago che cambia, nel quale le campagne di sensibilizzazione e l’attività delle forze dell’ordine nel corso degli anni hanno contribuito a diffondere una consapevolezza radicata: «Il principio per cui chi beve non guida è sempre più abbracciato, in special modo dalle nuove generazioni. Capita spesso di avere a che fare con compagnie di amici nei quali il ‘guidatore sobrio’ si prende l’impegno di non bere per quella sera». E di non bere «nulla», specifica Giannelli, «senza equilibrismi del tipo ‘bevo solo un bicchiere’, ‘rientro nei limiti’. L’unico modo per essere certi di non incorrere in sanzioni e soprattutto non essere un pericolo per se stessi e per gli altri utenti della strada è, se ci si mette al volante, di evitare il consumo di alcolici».

Detto questo, gli abusi e i trasgressori non mancano. In particolare, sull’ubriachezza alla guida, gli agenti hanno più volte sanzionato guidatori che non solo avevano ‘alzato il gomito’, ma che erano ben al di là dei limiti di legge (per cui la soglia massima di tolleranza per gli automobilisti esperti è di 0,5 grammi per litro: «Non di rado le rilevazioni delle pattuglie sui guidatori in stato di ebbrezza rilevano tassi superiori ai 2/2,5 fino ad arrivare ai 3». Un fenomeno che, anche quando non arriva a causare incidenti o gravi infrazioni del codice della strada, rappresenta un pericolo per l’incolumità pubblica e che ha portato al ritiro di centinaia di patenti.

C’è poi, legato al consumo di alcolici, il tema delle conseguenze violente che genera: «Si consideri che tanti degli episodi violenti che si registrano in città hanno alla base l’abuso di alcol o sostanze stupefacenti da parte di giovani e minori. Per quanto riguarda invece i casi di ebbrezza alla guida, registriamo che il fenomeno è più diffuso tra gli adulti che non tra i neopatentati».

Per questo motivo le iniziative di informazione, sensibilizzazione e prevenzione rappresentano, per Giannelli, «senza dubbio un dato positivo: da anni entriamo nelle scuole con gli uomini e le donne delle forze dell’ordine, parliamo con i ragazzi e funziona. Ogni iniziativa che mira a sensibilizzare la cittadinanza è in questo senso uno sforzo in più che mira a stimolare l’autoregolazione delle persone».

E in questo solco si inserisce la campagna di sensibilizzazione ‘Etilometro - alcol test monouso’, prevista per sabato 28 giugno e promossa dal quotidiano La Provincia in collaborazione con Lafarmacia (catena presente a Cremona e in provincia, prima realtà a cogliere lo spirito dell’iniziativa), Confcommercio provincia di Cremona, Fipe e Bossoni Automobili. Quel giorno, tutti gli edicolanti distribuiranno gratuitamente un alcol test monouso ai lettori de La Provincia, un nuovo capitolo dell’impegno del quotidiano per la salute e la sicurezza della comunità. L’obiettivo è quello di promuovere comportamenti consapevoli e responsabili.

MA NON È UNA PROVA UFFICIALE

L’etilometro che sarà distribuito gratuitamente nelle edicole a tutti i lettori de La Provincia di Cremona e Crema sabato 28 giugno è un modello usa e getta utilizzato per misurare l’alcolemia da un campione di respiro. Il più basso contenuto di alcol riconosciuto mediante questo test corrisponde a 0,2 g/l (grammi di alcol in volume di sangue), che corrisponde a circa 0,1 mg /l (grammi di alcol in volume di espirato). Già una concentrazione di 0,2 g/l può compromettere la capacità di guida, causando un rischio diretto per la vita e la salute e un rischio per gli altri utenti della strada. È il caso di ricordare che questo etilometro è progettato per uso personale e non è stato approvato per la misurazione ufficiale dell’alcolemia. Il che significa che la lettura del contenuto di alcol nel sangue non può essere utilizzata come prova, in particolare per dimostrare di essere o non essere intossicati dopo aver consumato alcol.

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