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IN DIFESA DEL GRANDE FIUME

Bracconaggio e rifiuti: il Po sorvegliato speciale

Task force e controlli interforze: al setaccio da Lodi a Monticelli fino al Cremonese

Elisa Calamari

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23 Giugno 2025 - 20:49

Bracconaggio e rifiuti: il Po sorvegliato speciale

CREMONA/PIACENZA - Fiume Po più sicuro durante l'estate grazie ai controlli interforze e interprovinciali: nei giorni scorsi ritrovo e partenza dal pontile di San Nazzaro, a Monticelli d'Ongina, poi è stato 'setacciato' il tratto fluviale compreso tra i territori di Piacenza, Cremona, Lodi e Parma. 'Operazione Po' ha avuto come obiettivi la prevenzione in materia di incendi boschivi, il contrasto all'abbandono di rifiuti e soprattutto il controllo dell'attività di pesca per evitare fenomeni come il bracconaggio.

Hanno partecipato quattro pattuglie dei Carabinieri Forestali dei comandi di Lodi/Pavia, Cremona/Mantova e Parma/Piacenza sotto il coordinamento del capitano Luisa Lauricella; sette pattuglie e una imbarcazione delle Polizie provinciali di Lodi, Cremona, Parma e Piacenza con il coordinamento del comandante Massimiliano Castellone; sette pattuglie di volontari e una imbarcazione, con 38 unità, della Fipsas.

Complessivamente sono stati effettuati 42 controlli, che hanno interessato 41 persone e un luogo, e sono state elevate cinque sanzioni amministrative in materia di pesca per infrazioni legate, ad esempio, all'uso di strumentazioni oltre il consentito o a licenze non in regola. A tutti i controllati è stato intimato di non accendere fuochi e di non lasciare rifiuti in ambiente.

Le operazioni sono iniziate con un primo collegamento in videoconferenza con tutti i partecipanti, il coordinamento operativo è stato a Castelnuovo Bocca d'Adda dove si sono aggiunti i carabinieri forestali di Cremona e Piacenza oltre alla Polizia provinciale di Cremona. Poi tutti al pontile di San Nazzaro dove erano ormeggiate l'imbarcazione della Provincia di Piacenza e quella del servizio di vigilanza volontaria Fipsas, che sono state utilizzate per un giro di controllo dell'Oasi di Pinedo di Caorso e lungo il tratto di Po tra le due regioni, con equipaggi misti.

Contemporaneamente le pattuglie di Parma e Cremona hanno effettuato controlli sul tratto di competenza: durante l'attività è stato necessario anche mettere in sicurezza un ordigno bellico rinvenuto in territorio parmense. In territorio lodigiano, invece, è stato recuperato un pullo di civetta in difficoltà.

«È stata una giornata tranquilla dal punto di vista del controllo del territorio, ma estremamente importante dal punto di vista logistico e comunicativo – ha fatto sapere la Polizia provinciale lodigiana tramite il comandante Castelleone –. Devo ringraziare tutti i colleghi delle altre Polizie provinciali e tutti i volontari che hanno collaborato. Un ringraziamento particolare al capitano Lauricella e a tutti i carabinieri forestali che sono venuti sul Po per condividere l'attività di controllo e scambiare le conoscenze del territorio e le esperienze nelle materie di competenza. È il vero obiettivo di queste iniziative.

Più che il bracconaggio, a preoccupare in questo momento sono alcune zone di quasi anarchia che sono venute a crearsi sul fiume». Castelleone assicura che giornate simili saranno ripetute presto. Allargando eventualmente il discorso alle Polizie provinciali di Pavia e Mantova, ma anche spostando i controlli pure sull'Adda non appena sarà possibile. Nel frattempo 'Operazione Po' sarà anche al centro di un reportage: andrà in onda in autunno su Rete 4. Durante i controlli dei giorni scorsi è stata infatti presente una troupe televisiva di Mediaset.

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