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CASALMAGGIORE

Grandi opere, il Comitato TrenoPonteTangenziale alza la voce

Il presidente Antonini: «L'incontro tra le Province di Parma e Cremona, il sindaco di Colorno e l'intero consiglio comunale è somigliato ad uno spettacolo di lonesco di teatro dell’assurdo»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

12 Giugno 2025 - 10:00

Grandi opere, il Comitato TrenoPonteTangenziale alza la voce

CASALMAGGIORE - «L'incontro del consiglio comunale di Casalmaggiore del 10 giugno alla presenza dei presidenti delle Province di Parma e Cremona e del sindaco di Colorno e dell'intero consiglio comunale è somigliato ad uno spettacolo di lonesco di teatro dell’assurdo». Inizia così la presa di posizione del Comitato TrenoPonteTangenziale, per voce del suo presidente, Paolo Antonini.

I SONDAGGI


Nel mese di novembre 2024 «il neo eletto presidente della Provincia di Parma - osserva Antonini - ha avuto la cortesia di riceverci unitamente al sindaco di Colorno e al dirigente del settore viabilità della Provincia di Parma, in quell'occasione ci è stato detto che: 1) era imminente la conclusione dei sondaggi propedeutici alla conclusione della progettazione preliminare del nuovo ponte sul Fiume Po, 2) che l'impegno a concludere le indagini era cosi pressante che si sarebbero utilizzate delle piastre in ferro per assicurare il transito dei mezzi semoventi anche nella golena piena di fango (in seguito alle piene del fiume) e che 3) erano imminenti i sondaggi in alveo, 4) che tutte le opere avrebbero subito una dilatazione dei tempi per la necessità di avere il concerto e la condivisione del progetto di molti enti interessati al manufatto: Aipo, Autorità di Bacino, Soprintendenze, Anas ecc ecc».

AGGIORNAMENTI E DATI


Continua il presidente: «A distanza di ben 7 mesi da quelle rassicuranti parole apprendiamo che le piastre in ferro non sono state utilizzate perché costose, che i sondaggi in alveo non sono iniziati a causa delle piene del fiume... ma che inizieranno non appena le condizioni idrometriche lo consentiranno (non è dato sapere quale sia la quota idrometrica necessaria per le indagini in alveo. Da un paio di anni speriamo di conoscere questo dato idrometrico almeno per la cabala o per giocarlo al lotto, ma niente, non ci viene fornito). Siamo comunque costantemente rassicurati che la progettazione procede di concerto tra tutti gli enti preposti».

«Speravamo che la contestuale presenza del presidente Provincia di Parma - continua Antonioni -, presidente Provincia Cremona del sindaco di Coloro e dell'intero consiglio comunale di Casalmaggiore costituissero una ottima occasione per avere aggiornamenti in ordine alle condizioni statiche della attuale infrastruttura che secondo il progetto di rifacimento ha una durata utile di anni dieci (sei sono già passati senza che sia stato presentato neppure il progetto preliminare). Ma anche in questo caso i dati non ci sono stati forniti perché sono dati ANAS elaborati dalla Università degli Studi di Parma e il professore dell'Università presente in Consiglio Comunale non sarebbe stato autorizzato a fornire dati di un ente terzo (L'ANAS)».

«Ci permettiamo di dissentire: "il perimetro dell'accesso resta delimitato dalla disponibilità delle informazioni richieste... le finalità di trasparenza e al diritto di informazione dei cittadini rappresentano la ratio dell'art 5 comma 2 digs 33/2019-Consiglio di Stato sez. V n. 60/2021". Come è noto il diritto di accesso si esplica nei confronti dell'amministrazione che ha formato il documento o lo detiene stabilmente e concernenti attività di pubblico interesse. A meno che si ritenga che le informazioni sul ponte non siano di pubblico interesse!», sottolinea Antonini.

«In ogni caso il professore dell'Università di Parma ha dato una informazione rassicurante quando ha detto che, ad oggi, le condizioni statiche del ponte sono buone. Dobbiamo comunque ricordare che anche quando i dati sulle condizioni statiche del ponte erano in possesso alla Provincia di Parma non ci sono mai stati forniti, nonostante le nostre numerose richieste. Secondo quanto appreso nel consiglio comunale del 10 giugno, quando i dati sul peso dei mezzi in transito erano gestiti dalla Provincia di Parma, i veicoli che transitavano in violazione dei limiti di peso erano circa il 10% il che significa che se la media dei veicoli che transitano sul ponte è di 18.000 al giorno, sarebbero 1.800 veicoli/die. Ogni commento è superfluo».

VEICOLI OLTRE I LIMITI


Anche i dati sul numero dei veicoli che transitano sul ponte a velocità superiore a quella consentita «non sono stati forniti perché riservati agli enti preposti a sanzionare gli autori delle violazioni. Ci permettiamo di dissentire da questa affermazione poiché sono stati richiesti i dati numerici complessivi non certo l'identità degli autori delle singole violazioni, e i dati numerici complessivi non sono coperti da alcuna ragione di riservatezza. Insomma la "glasnost" (utilizzata da Michail Gorbacev, a partire dal 1986, per identificare una nuova attitudine a non celare le difficoltà, a discuterne liberamente in modo trasparente e criticamente) pare non albergare negli uffici di Palazzo “Giordani”. Per conoscere la data di conclusione dei sondaggi e la data di presentazione del progetto preliminare abbiamo visto i tecnici presenti in Consiglio Comunale guardare verso l'alto cosi abbiamo appreso che, come gli auguri che, per vaticinare il futuro guardavano in cielo il volo degli uccelli, allo stesso modo, anche dopo qualche millennio e gli sviluppi tecnologici, dovremo guardare verso il cielo per sapere quando si concluderanno le indagini geognostiche e potremo conoscere la progettazione preliminare del nuovo ponte. Poco edificante!»

L’OCCHIONE


Da ultimo «abbiamo scoperto che una delle ragioni dei ritardi nella esecuzione del nuovo ponte è da attribuirsi "alla nidificazione dell'occhione" che verrebbe disturbato dai lavori di costruzione del ponte. Per ora pare che questa specie di avifauna non sia stata molto disturbata visto che le indagini geognostiche non sono ancora concluse e ci pare sinceramente che al povero occhione non possano essere attribuite grandi responsabilità nei ritardi. Se non fosse che questi ritardi mettono gravemente in pericolo la vita e l'economia di un intero territorio si potrebbe anche sorridere a noi resta l'amarezza ed il grave disappunto».

«Perché ci si ostina a non fornire i dati sulla staticità del ponte e sul numero di veicoli che transitano in violazione dei limiti di peso e velocità? Perché non viene presentato il progetto del nuovo ponte con l'ubicazione dell'innesto sulla rotatoria di Casalmaggiore? Ci pare grave che a queste domande non vengano mai date risposte. Una nota positiva del consiglio comunale è stata fornita dal presidente della Provincia di Cremona che ha comunicato che ci sarebbero buone possibilità di svincolare la progettazione della tangenziale di Casalmaggiore dal fantomatico e irrealizzabile progetto autostradale TIBRE, almeno possiamo sperare (in un futuro - speriamo non remoto -)di non dover piangere ulteriori vittime per l'assenza della tangenziale a Casalmaggiore» conclude Antonioni.

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