L'ANALISI
23 Giugno 2025 - 09:49
CASTELVERDE - Come nasce un violino? Quanto tempo ci vuole per crearlo? Che tipo di legno serve per fabbricarlo con qualità? La risposta a queste domande è arrivata dal liutaio Maurizio Tadioli che agli ospiti della Fondazione ‘Redentore’ ha spiegato tutti i passaggi per realizzare uno dei simboli di Cremona. Casa e laboratorio a Cortetano, Tadioli è un artista che per talento e professionalità è molto noto anche all’estero, soprattutto in Giappone.
Quella di costruire gli strumenti musicali che da sempre rappresentano il vanto e l’orgoglio della città del Torrazzo è un’arte che l’artigiano ha ereditato dal nonno materno Carlo Pizzamiglio. Era un falegname trasformato in liutaio autodidatta dotato di grande talento e passione con la quale ha contagiato il nipote.
«Siamo molto grati a Maurizio Tadioli – afferma il presidente della Rsa di via Gardinali don ClaudioRasoli – perché con grande disponibilità, semplicità e chiarezza ha incantato i nostri ospiti raccontando le caratteristiche del violino e la sua importanza come ‘ambasciatore di cultura’ del nostro territorio. È stata un’esperienza molto coinvolgente perché gli ospiti hanno fatto tante domande dimostrando grande interesse. Questo – conclude don Rasoli - è il primo di una serie di incontri che abbiamo titolato ‘Le eccellenze cremonesi’ e che continueremo dopo l’estate invitando altri professionisti pronti ad illustrarci gli aspetti più significativi della cultura, della gastronomia, dell’arte e della musica di Cremona».
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