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PIADENA DRIZZONA

Quando l’acqua diventa festa e comunità

La rassegna estiva Sac(g)re Acque della Cooperativa La Famiglia si consolida come spazio di incontro tra spiritualità, cultura, arte e vita grazie a una rete sempre più ampia di realtà locali

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

22 Giugno 2025 - 08:14

Quando l’acqua diventa festa e comunità

VHO (Piadena Drizzona) - Un’atmosfera di partecipazione sincera e calda accoglienza ha fatto da cornice alla presentazione ufficiale della terza edizione di Sac(g)re Acque, la rassegna estiva che intreccia spiritualità, cultura e vita comunitaria, promossa con crescente impegno dalla Cooperativa La Famiglia.

A dare il benvenuto è stata la presidente Angela Barbiani, che ha rivolto un sentito ringraziamento ai presenti e in particolare al parroco don Antonio Pezzetti, al sociologo Mauro Ferrari, da anni vicino alla cooperativa e oggi suo socio onorario, al sindaco Federica Ferrari, all’assessore alla cultura Marica Dall’Asta e a tutti i collaboratori. «Questa terza edizione – ha sottolineato Barbiani – sarà più articolata rispetto agli anni precedenti. La rassegna cresce e si apre, grazie al coinvolgimento dell’assessorato alla cultura, della Pro Loco e delle comunità di Piadena e San Paolo ripa d’Oglio». Con queste parole ha introdotto il cuore dell’iniziativa, prima di lasciare la parola alla vicepresidente Roberta Bianchi.

Bianchi ha illustrato con entusiasmo il programma, sottolineando come, secondo l’insegnamento del professor Ferrari, il terzo anno rappresenti una soglia simbolica e decisiva: è il momento in cui un evento può davvero diventare tradizione. «Quest’anno – ha spiegato – siamo particolarmente orgogliosi di essere riusciti a costruire una rete vera, coinvolgendo il Comune, la Pro Loco e anche comunità più piccole come quella di San Paolo. La nostra speranza è che Sac(g)re Acque venga sentita da tutti come una festa propria, una sagra che appartiene a ciascuno, un appuntamento del cuore».

La rassegna prenderà il via il 2 agosto a San Paolo, con una serata di cinema all’aperto sotto il porticato della Cascina Prandi, organizzata con l’assessorato alla cultura e la Pro Loco. Il film scelto sarà La forma dell’acqua, delicata pellicola che celebra l’amore per la diversità. Nei giorni successivi si terranno le iniziative legate alla Sagra della Paladura: il 5 agosto con la cena in oratorio, il 6 agosto – giornata della solennità – con la serata musicale in via Cavour, e l’8 agosto con uno spettacolo teatrale dedicato ad adulti e bambini. Seguirà, il 10 agosto a San Lorenzo, la tradizionale passeggiata serale ai Lagazzi accompagnata dall’esibizione del coro I giorni cantati.

Il 16 agosto la rassegna toccherà Piadena, con un incontro serale dedicato al legame tra l’acqua e la figura di Maria, a sottolineare la dimensione spirituale del progetto. Il 23 agosto all’alba si rinnoverà la passeggiata naturalistica che quest’anno partirà da San Paolo per arrivare al Vho, dove sarà offerta la colazione. Nello stesso fine settimana, il 23 e 24 agosto, Castelfranco sull’Oglio ospiterà la sagra di San Bartolomeo, con una serata musicale il sabato e intrattenimento durante e dopo l’aperitivo domenicale. Sempre a Castelfranco sarà allestita una mostra delle scenografie di Vanni Braga, all’interno dell’ex scuola materna, in collaborazione con La Baracca, compagnia teatrale bolognese con cui Braga lavora da anni.

Il parroco don Antonio Pezzetti ha messo in luce il valore profondo della rassegna, legandolo alla ricorrenza dell’Assunzione di Maria il 15 agosto e al simbolismo dell’acqua. «Maria – ha detto – è spesso associata all’acqua nelle sue apparizioni. È bello che realtà diverse, dalla Paladura a San Lorenzo, passando per San Paolo, si uniscano in un’unica rete. Vivere questi momenti insieme è oggi più che mai fondamentale, soprattutto in tempi così difficili».

A offrire una riflessione ampia e appassionata è stato poi il sociologo Mauro Ferrari, da anni vicino alla Cooperativa La Famiglia. «Io sono un pensionato che, come gli Umarell, segue i cantieri. Ma i cantieri che seguo io sono quelli sociali», ha esordito con ironia. Ha parlato della cooperativa come di un “cantiere relazionale”, dove non si costruiscono muri ma si coltivano legami, e ha ricordato come questo spazio sia stato mantenuto vivo nonostante le difficoltà economiche, diventando un esempio di resistenza attiva e volontaria.

Ferrari ha definito la cooperativa “una casa della comunità”, non solo in senso sociosanitario ma soprattutto simbolico: un luogo che accoglie, che moltiplica iniziative, che si apre alla collaborazione e che riflette su sé stesso per migliorarsi. Ha parlato della sicurezza sociale che nasce dal vivere i luoghi insieme, nel quotidiano, e non solo come delega alle istituzioni. Ha infine ricordato, citando gli storici Hobsbawm e Ranger, che «dopo tre edizioni anche una tradizione inventata diventa parte integrante dell’identità collettiva». Ed è questo, ha concluso, ciò che Sac(g)re Acque sta diventando: una tradizione radicata nella comunità.

L’assessore Marica Dall’Asta ha ribadito il valore della collaborazione, paragonando la cooperativa a una famiglia dove ci si aiuta: «Qui la Pro Loco ha portato nuova energia. Quando si lavora insieme, la differenza si vede». Ha parlato delle iniziative realizzate con l’assessorato, tra cui il cinema all’aperto e lo spettacolo dell’8 agosto, La cuoca Primavera, della compagnia Centopercento Teatro, incentrato sulla stagionalità e sull’importanza dell’acqua per la vita che nasce dalla terra. Dall’Asta ha anche raccontato la scelta di valorizzare l’ex scuola materna di Castelfranco con l’esposizione delle scenografie di Braga, in un progetto che coniuga arte, memoria e futuro.

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