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CREMONA. LE CASE DEL COMUNE

Sono vuoti 399 alloggi: raddoppiati in 10 anni

Carletti risponde a Ceraso: «Cinquanta in via di riqualificazione, ma servono 13 milioni»

Cinzia Franciò

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cfrancio@laprovinciacr.it

21 Giugno 2025 - 11:03

Sono vuoti 399 alloggi: raddoppiati in 10 anni

Nei riquadri Paolo Carletti e Maria Vittoria Ceraso

CREMONA - Un boom di case popolari vuote, più che raddoppiate negli ultimi 10 anni. Erano 178 nel 2014 sono a quota 399 secondo i dati aggiornati in questi giorni dal Comune e resi pubblici dall’assessore alle Opere pubbliche Paolo Carletti in risposta a un’interrogazione presentata da Maria Vittoria Ceraso, capogruppo della lista civica ‘Oggi per domani’. A partire dal 2014, anno di insediamento della prima giunta Galimberti e fino ai giorni attuali, l’aumento degli alloggi di proprietà comunale non assegnati è stato costante. Ciò è dovuto principalmente a problemi di agibilità, ovvero alla mancata ristrutturazione dei vani. Il venir meno di risorse pubbliche per questi lavori ha portato nel corso del decennio all’accumularsi di criticità. Per rimettere in sesto le case comunali che al momento non possono essere abitate servirebbero oltre 13 milioni di euro. Una somma da capogiro che certo non è facile reperire, anche ricorrendo ad eventuali bandi di enti superiori destinati al recupero degli edifici popolari dell’ente.

alloggi

«Attualmente sono 399 gli alloggi vuoti, di cui 375 con problemi di natura edilizia — ha confermato Carletti —, mentre 24 sono in corso di assegnazione in base alla graduatoria derivante dal bando 2024, per mobilità d’ufficio e per assegnazione di emergenza, quali alloggi dei servizi abitativi transitori». E sono 325 gli alloggi dichiarati inagibili.

Carletti ha fatto anche il punto sui lavori in corso, sempre in risposta alle richieste della consigliera Ceraso. «Gli alloggi in corso di riqualificazione sono 50 così ripartiti: 14 in via Vecchia, 10 in via Valdipado, 15 in via Caudana, sei in via Allende e cinque in via Giuseppina. Saranno pronti entro il primo semestre del 2026». A quanto è emerso, per gli altri al momento non ci sono progetti in corso finanziati.

«Siamo in attesa di variazioni di Bilancio e della restituzione di uno studio commissionato dall’amministrazione comunale sulle prospettive dell’Abitare a Cremona». Chiaramente non per tutte le case sfitte, la spesa si prospetta uguale. Ci sono differenze importanti a seconda delle condizioni. In alcuni alloggi basta una manutenzione ordinaria, che può essere la semplice tinteggiatura, in altri bisogna aggiungere la sostituzione di caldaia o serramenti oppure dei sanitari, in altri ancora i lavori da fare comprendono vere e proprie ristrutturazioni da decine di migliaia di euro. «Potrebbero tornare agibili 35 alloggi con interventi di manutenzione ordinaria, per un importo stimato di 413mila euro, pari a una media di 11.800 euro a vano — ha chiarito Carletti —: ci sono poi 78 case che richiedono interventi di manutenzione straordinaria, per cui la spesa sale ad una media di 20mila euro ad appartamento, il che significa un importo complessivo stimato di 1.560.000 euro».

L’elenco fornito dall’assessore si conclude con l’investimento più importante. Per 188 appartamenti sfitti che risultano davvero in condizioni critiche servirebbero ben 11.280.000 euro da investire in vere e proprie ristrutturazioni, in media 60mila euro ad alloggio.

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