L'ANALISI
21 Giugno 2025 - 05:05
PESCAROLO - Da un paio di giorni l’edicola votiva di via Mazzini a Pescarolo ospita sulla sua facciata una nuova, bellissima Madonna con bambino. Ancora una volta l’artista e maestra madonnara Michela Vicini ha saputo rinnovare con le sue pennellate e i suoi colori un luogo al quale i pescarolesi sono da sempre particolarmente legati. «Alcuni abitanti, che si sono accollati le spese dell’intervento di rifacimento, mi hanno chiamata e chiesto se volevo rinnovare la facciata di questa edicola – spiega la stessa Vicini – Mi hanno lasciato completamente carta bianca e dopo alcune prove e vedendo anche il dipinti precedente, ho pensato di unire le immagini della Madonna della pace, si vede dall’ulivo, con la Madonna della Macina, come da sempre i pescarolesi chiamano questo luogo. Ecco perché è seduta sulla ruota di pietra».
Il nome di questa edicola votiva è legato al ritrovamento di una vecchia macina durante gli scavi per la costruzione delle case. Inevitabile dunque pensare che un tempo in quella zona ci fosse un mulino, il funzionamento del quale era probabilmente legato alla roggia S. Antonia che scorreva a fianco della stessa area. Inoltre, alcuni abitanti della zona, hanno confermato che oltre alla santella era stato realizzato anche un piccolo ponte per attraversare la roggia e consentire di arrivare alla Madonna. Il dipinto presente sull’edicola, quello tolto per rinnovare la facciata, era datato 1954. «In quell’anno – spiega Giampietro Masseroni ex sindaco e memoria storica del paese - furono alcuni pescarolesi, in accordo con il parroco del tempo, a incaricare il pittore Guido Rosa, di dipingere la figura della Madonna.
Alla fine degli anni 80 il comune si assumeva l’impegno per i lavori di manutenzione, ordinaria e straordinaria della struttura, che vennero eseguiti anche con la collaborazione di alcuni pittori che sistemarono il dipinto. Nel 2003 furono le famiglie di residenti a volere un nuovo dipinto, la Madonna dell’Ulivo con incarico al pittore Giorgio Faciocchi». E oggi una nuova figura a protezione del paese. «Ci ho messo qualche giorno, anche perché aveva iniziato a piovere appena ho messo giù il ponteggio – continua Vicini – ma alla fine in poco tempo è come se questa Madonna fosse apparsa dal nulla su uno dei luoghi più cari al paese». Un’immagine imponente, ma al tempo stesso delicata e dai tratti gentili, che non passa inosservata ed emoziona chiunque passi da via Mazzini.
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