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CREMA. PAURA NELLA NOTTE

Coltello puntato e botte, rapina in via D’Andrea

Via il cellulare a un giovane, i carabinieri denunciano 18enne e ne cercano altri due

Cristiano Mariani

Email:

cmariani@laprovinciacr.it

20 Giugno 2025 - 09:41

Via d’Andrea, solito caos e ‘blitz’ dei carabinieri

CREMA - Minacciato con un coltello e colpito con un pugno, sferrato in pieno viso. Il tutto, per rapinarlo del cellulare. È accaduto due notti fa in via D’Andrea, la traversa di viale Europa in cui le serate agitate sono tutt’altro che infrequenti, tanto da essere stato adottato il «divieto di stazionamento molesto» sino all’alba, per dirla come l’ordinanza comunale che l’ha istituito. Uno dei presunti aggressori è già stato individuato dai carabinieri.

Si tratta di un diciottenne, che vive nel Cremasco. Stando alle poche informazioni filtrate, avrebbe qualche anno in meno della vittima, le cui contusioni al volto sono state giudicate guaribili in dieci giorni dai medici del Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore, dove il giovane è stato visitato. Era in compagnia di un amico, quando è stato affrontato in strada da tre sconosciuti, all’apparenza coetanei, che hanno immediatamente fatto capire di essere disposti a tutto, pur di andarsene col suo cellulare.

Era all’incirca mezzanotte e mezza, quando il centralinista in servizio alla caserma di via Macallè ha ricevuto, sulla linea d’emergenza, una telefonata che segnalava un litigio tra ragazzi. Ma quando le pattuglie più vicine sono arrivate nel punto indicato, nel quartiere di Ombriano quindi, i militari si sono immediatamente resi conto che non si trattasse affatto di una zuffa. Ma bensì di una rapina in piena regola, tra l’altro consumata da poco.

A quel punto, mentre il ragazzo finito nel mirino varcava la soglia del padiglione di urgenza di largo Dossena, in modo che i medici potessero valutare le conseguenze del colpo ricevuto, gli equipaggi dei carabinieri si sono messi sulle tracce dei tre fuggiaschi. Oltre al personale del nucleo radiomobile, il settore di pronto intervento della caserma di via Macallé, a prendere parte alle ricerche sono stati i colleghi delle stazioni di Romanengo e Rivolta d’Adda, impegnati in servizi di «prevenzione» alle porte della città. E la perlustrazione dei dintorni di via d’Andrea non ha tardato a dare esito.

Una delle pattuglie ha infatti individuato il diciottenne, la cui descrizione corrispondeva a quella di uno dei protagonisti dell’aggressione. Il giovane è stato quindi trasferito al comando, per gli accertamenti di rito. E ne uscirà con un verbale di denuncia in tasca. Il cellulare sparito non l’aveva, tant’è che gli investigatori lo stanno ancora cercando. E neppure il coltello utilizzato per minacciare il giovane. Ma i carabinieri sono comunque convinti che abbia preso parte all’agguato. Tanto da averlo segnalato, a piede libero, alla Procura della Repubblica di Cremona, con l’ipotesi di reato di rapina aggravata. Le indagini — assicurano dalla caserma Santa Lucia di Cremona, il quartier generale dei carabinieri — proseguono per dare un nome a tutti i coinvolti nell’aggressione. E di qui gli scarsi dettagli forniti sull’episodio.

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