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LA MATURITÀ 2025: IL SECONDO SCRITTO A CREMA

Galilei: fatica e... sorrisi

I maturandi di tutti gli indirizzi tirano un sospiro di sollievo dopo il secondo scritto. Ora l’obiettivo è ricaricare le pile in vista degli orali, scoglio finale verso la meta

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

19 Giugno 2025 - 21:04

Galilei: fatica e... sorrisi

CREMA - Dopo la seconda prova scritta della maturità i volti cominciano ad essere un po’ provati. La pausa del week end, prima dell’avvio degli orali, anche se molti avranno più tempo, andando a luglio per il colloquio, permetterà a tutti di ricaricare le pile.

Oggi all’uscita del Gailei, gli studenti hanno commentato in maniera abbastanza positiva la fatica del secondo giorno. Per gli allievi dell’indirizzo sanitario, il compito di Igiene, fisionomia e patologia si è presentato con una «prima parte tosta, mentre la seconda era più semplice, anche se conteneva delle domande su un argomento che avevamo affrontato in quarta. Comunque si è chiuso il primo capitolo di questo esame di Stato, adesso pensiamo agli orali. Insomma guardiamo avanti» Pietro Bianchessi, Simone Matteloni, Elisabeth Chiodi e Davide Mussi nel complesso sono soddisfatti, alcuni di loro anche del tema di italiano con il quale avevano aperto mercoledì il loro esame di maturità.

Poco distante Andrea Stafforini, studente dell’indirizzo di chimica dei materiali, commenta: «In questo secondo scritto abbiamo progettato un impianto chimico, disegnando le apparecchiature corrette e poi risolto una serie di problemi. Nel complesso penso sia andata bene: 14 quesiti su 20 dovrei averli fatti giusti». Federico Gastoldi di quinta sanitaria, si dice «decisamente più soddisfatto di questo secondo scritto, rispetto al tema. Mi aspettavo un altro tipo di titoli e poi oggi ero più preparato. Adesso mi prendo qualche giorno di riposo, pronto a ricominciare a mettermi sui libri in vista dell’orale». Con lui c’è Maurizio Genovina, che invece frequenta il Pacioli, la 5B dell’indirizzo tecnico sportivo. Dopo aver chiuso la seconda prova ha raggiunto l’amico davanti al Galilei. «Sono stato tra gli ultimi a consegnare il compito di Informatica – racconta –: credo di aver fatto una buona prova, diverse cose le avevamo affrontate nelle simulazioni in classe. Sicuramente è andata meglio del tema, l’Italiano non è decisamente la mia materia».

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Escono alla spicciolata i maturandi dell’indirizzo tecnico ‘Agraria, agroalimentare e agroindustria’ dell’istituto Stanga. Qualcuno deluso, qualcuno sollevato per una fine del percorso scolastico sempre più vicina, pochi i volti realmente soddisfatti. Chi ha sfruttato fino all’ultimo secondo per completare la prova di Estimo (la materia che il ministero dell’Istruzione e del merito ha scelto per l’indirizzo), chi ha preferito lasciare il proprio banco appena terminate le risposte, convinto della bontà del proprio lavoro.

Uno di questi è stato Edoardo Ruini: «Ho affrontato la prova con tranquillità. Si trattata della stima di un fondo rustico dopo un inquinamento, traccia fattibile considerando le altre possibilità. Penso di aver fatto bene, sono fiducioso» racconta mentre il pensiero è già all’orale del 27 e al nuovo inizio che lo attende dopo l’estate, Its in viticoltura. Dello stesso parere anche Stefano Raimondo e Cristian Ronconi. «La traccia era gestibile. Mi sono preso del tempo per comprendere bene le domande e seguire i consigli che i professori hanno dato durante le simulazioni fatte durante l’anno. Mi sono sentito preparato sull’argomento e non ho avuto troppe difficoltà» ha detto Cristian. «Ragionando si poteva fare tutto, i professori ci hanno accompagnati bene a questa prova» ha aggiunto Stefano.

Speravano in un argomento diverso Simone Carminati, Alessandro Tacca, Mattia Valota e Alberto Croci: «Ci aspettavamo una traccia legata alla politica agricola comunitaria. Non si è mai davvero pronti per estimo – confessano i quattro – pian piano ce la siamo cavata facendo il possibile».

Resta neutrale Leonardo Faccini, «è difficile essere preparati su tutto, i prof ce l’hanno sempre detto. La prova non era impossibile ma nemmeno tra le più facili», che insieme al compagno di classe Andrea Moretti ha confidato l’alternanza di emozioni contrastanti sperimentata in questo periodo. «Sono giorni sopravvalutati. Non è come lo raccontano, mi aspettavo più ansia».

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Gli ultimi a uscire dalla sede di via Dogali dell’istituto superiore Pacioli, oggi poco dopo le 15, sono stati gli studenti del corso Amministrazione Finanza e Marketing, che hanno dovuto svolgere come seconda prova di maturità un test di Economia aziendale. «Lungo e complicato – ha affermato Elena Chiti della 5B – e con il bilancio di due anni da svolgere più due punti a scelta da sviluppare». I futuri ragionieri avevano tempo sei ore e le hanno utilizzate tutte, fino all’ultimo minuto. A qualcuno non sono nemmeno bastate per arrivare fino in fondo.

Complicata è stata giudicata anche la prova di matematica dai candidati della quinta liceo sportivo, che ha dato del filo da torcere a parecchi. I più veloci e a questo punto anche i più fortunati, sono stati gli studenti del corso Relazioni internazionali per il marketing. A mezzogiorno, Linda Festari, Giada Cominetti, Lorenzo Siviero e Alessandro Livraga della classe 5A avevano già terminato la loro fatica. «Avevamo una prova di inglese – spiega Festari – la nostra prima lingua, insieme a spagnolo e tedesco. Si trattava di una comprensione del testo e di due produzioni scritte. Tutto sommato non era difficile».

Siviero illustra i contenuti: «Uno dei testi era sul marketing, un altro sui social media, un altro ancora, molto interessante, sulle relazioni tra intelligenza artificiale e essere umano come rimedio alla solitudine». Argomenti molto attuali, che sono piaciuti ai ragazzi: «Nelle due produzioni – prosegue Livraga – dovevamo scrivere una mail per presentare un prodotto e parlare dei benefici della globalizzazione per le imprese».

La prova di inglese è servita a risollevare il morale a Cominetti dopo quella di italiano del giorno prima: «Che non era andata benissimo secondo me perché le tracce erano davvero brutte, con alcuni argomenti che durante l’anno non avevamo trattato». Domani le commissioni lavoreranno alla correzione degli elaborati. Da lunedì avranno inizio i colloqui.

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