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Caso Baldesio, il direttivo replica punto per punto

Nella newsletter ai soci, i vertici della società rispondono al volantino e a Corazzi

La Provincia Redazione

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18 Giugno 2025 - 09:08

Caso Baldesio, il direttivo replica punto per punto

CREMONA - Alle critiche mosse da Alberto Corazzi e nel volantino distribuito dai soci ‘contras’, risponde il Consiglio direttivo della Società Canottieri Baldesio. Lo fa punto per punto, su tutti i rilievi mossi. Così, alla dichiarazione «nel 2024 hanno speso 337.000 euro in più di quello che hanno incassato», nella newsletter inviata ai soci si legge: «I 337.000 euro corrispondono alla variazione di cassa tra il 31.12.2024 e il 31.12.2023 e non a quanto è stato speso in più di quanto incassato. Il cash flow dell’azienda non include solamente le variazioni economiche (ricavi e costi del periodo) ma anche le variazioni patrimoniali che hanno effetto sulla liquidità sia in positivo che in negativo. Il flusso di cassa operativo, pari al risultato prima degli accantonamento ai fondi meno le rate dei mutui da pagare e gli investimenti (costi capitalizzati) è pari a -257.630 euro. Il bilancio preventivo 2024 approvato dall’assemblea dei soci in data 25 maggio 2024, indicava un flusso di cassa operativo pari a - 194.642 euro in previsione degli investimenti che la società avrebbe dovuto affrontare nell’anno 2024. La differenza pari a 37.297 è dovuta all’acquisto a maggiori investimenti (capitalizzazioni) rispetto a quelle previste ed in particolare».

Sulla questione del pulmino, la risposta è la seguente: «Era previsto un finanziamento a fondo perduto dalla Fondazione della Provincia di Cremona Onlus che non è stato ottenuto a causa di vizi formali e che verrà comunque finanziato mediante l’utilizzo di parte delle entrate derivanti dal trofeo ‘tennis in carrozzina’ nei prossimi anni». Alla sottolineatura nel volantino del progetto Esco: «Uno spreco di 200.000 euro. Possibile conflitto di interessi», il Consiglio direttivo osserva: «Siamo passati dal divulgare numeri privi di fondamento (3,6 milioni di investimento) a indicare numeri parziali (200.000 euro pari al canone in 12 anni della parte termica) senza contestualizzarli all’interno del progetto nel complesso (e quindi evidenziando il risparmio energetico). Il progetto ESCO prevede una serie di investimenti per riqualificare gli impianti termici della società e contestualmente un’integrazione di circa 100.000 kw di impianto fotovoltaico».

Sul tema nuove telecamere e privacy, la risposta è la seguente: «Il sistema di videosorveglianza non è composto da 63 telecamere ma da 42, alcune delle quali hanno più oculi per poter avere una visione più precisa di determinati luoghi. L’investimento è consistito nel sostituire tutte le telecamere esistenti con modelli più aggiornati e aggiungendo altri punti di visualizzazione nei luoghi in cui in passato si sono verificati degli illeciti. Altre telecamere sono state posizionate all’accesso dei varchi della società al fine di permettere ai soci di accedere mediante il riconoscimento della targa della propria vettura». Poi la replica ai «150mila euro spesi per gazebo e arredo bar»: «Per il gazebo si sono spesi circa 62.000 euro di lavori edili e circa 10.000 di verde e integrazioni. Per il ristorante sono stati investiti 65.000 euro tra lavori e arredi più manutenzioni varie».

Sull’aver eliminato il giornalino per risparmiare seimila euro al replica è stata: «La spedizione postale delle comunicazione ai Soci (giornalino e cartoline per scadenza rate) ha un costo elevato in termini di stampa, confezionamento e spedizione; inoltre negli ultimi anni in cui ci siamo avvalsi della spedizione postale abbiamo riscontrato un non puntuale recapito ai destinatari con tempi molto dilatati — si legge —. È stata presa quindi la decisione di pubblicare sul sito ed inviare ai Soci a mezzo newsletter».

Sull’incremento dei costi del personale passati da 361mila euro nel 2022 agli odierni di 404mila euro, il Consiglio direttivo osserva: «Nel 2022 un dipendente è stato in malattia per quasi tutto il periodo e, pertanto, la maggior parte della sua retribuzione è stata pagata dall’Inps. Nel 2022 è stata assunta una nuova impiegata a fine maggio per cui il costo nel 2023 è incrementato di circa 13.000 euro (7 mesi contro 12 mesi). Nel 2022 sono stati impiegati tre stagionali. Nel 2023 ne sono stati altrettanti e successivamente uno di questi è stato assunto a tempo indeterminato. Questa è la differenza sostanziale tra i 2 anni. Nel 2023 per altro il costo del personale era 422.000 euro contro i 404.000 attuali».

Infine la replica sul voto segreto prima della relazione di bilancio, il consiglio osserva: «Un socio può tranquillamente partecipare all’assemblea e poi votare. Nessuno glielo impedisce. Agevoliamo chi, invece, non ha la possibilità di partecipare all’assemblea per tutto il tempo e ha già assunto la propria decisione su come votare».

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