L'ANALISI
16 Giugno 2025 - 20:06
Il palazzo della Provincia
CREMONA - Focus sulla manutenzione strade ieri pomeriggio nell’aula magna dell’Itis, dove il presidente della Provincia Roberto Mariani ha invitato i sindaci: inizialmente per discutere del pesante taglio ai fondi ministeriali (-70%) e poi per aggiornarli sulla promessa di ripristino arrivata nei giorni scorsi proprio dal Governo dopo le pressioni dell’Upi. Si tratta, però, appunto di una promessa: «Quando vi ho convocati, il 27 maggio scorso, si parlava di una decurtazione pesantissima. Ora è stato proposto un emendamento al decreto, che dovrà essere adottato entro il 21 luglio – ha spiegato Mariani –. Significa che solo alla fine di luglio sapremo se effettivamente i fondi del 2025 saranno rimessi. In ogni caso le risorse non arriveranno prima di agosto, nonostante il Governo imponga che vengano rendicontate a novembre dello stesso anno. Va da sé che ci sarà da trottare e con le burocrazie non è semplice. Chiaramente per una pianificazione ed esecuzione ad hoc sarebbe importante avere contezza delle risorse molto prima, a gennaio. Mi auguro che l’emendamento venga accolto – ha concluso –, ma temo che se non ci fosse stata la forte presa di posizione trasversale, portata avanti dall’Unione Province d’Italia senza divergenze politiche, il tema sarebbe passato in cavalleria. E permettetemi di dire che anche solo l’aver pensato ad un taglio così pesante sulle manutenzioni alle strade è stato fuori luogo. Per non dire peggio».
Conditio sine qua non del ministro Matteo Salvini per il ripristino delle somme (Cremona ha rischiato di perdere 2,6 milioni di euro) è la messa a terra immediata: devono essere utilizzate di anno in anno. A tale proposito Mariani ha però voluto precisare che già avviene: «È passato un messaggio distorto, ovvero che le risorse restavano nelle casse delle Province. Invece l’Upi ha dimostrato, tramite un sondaggio a cui hanno risposto 70 Province su 76, che il 93% delle risorse ministeriali assegnate sono impegnate, l’83,5% già spese e oltre il 78% già rendicontate».
Prima di passare la parola ai tecnici provinciali, il presidente ha anche annunciato ai sindaci una buona notizia: per il biennio 2028/2029 Regione Lombardia metterà a disposizione del territorio cremonese 3 milioni 240mila euro, per ulteriori manutenzioni alle strade che non potranno però riguardare gli interventi sui ponti. «Un ottimo segnale di attenzione – ha detto –, importante anche alla luce del fatto che per quando riguarda i fondi ministeriali non si sa nulla degli anni a venire che, ricordo, sono stati a loro volta decurtati».
L’architetto Giulio Biroli e l’ingegnere Davide Pisana hanno quindi snocciolato i numeri sulla manutenzione. Per quanto riguarda quella ordinaria agli 802 chilometri di strade provinciali cremonesi, il fabbisogno annuo è di circa 2,6 milioni e cioè 3.200 euro al chilometro, quando a disposizione però c’è solo 1 milione all’anno. Per quanto concerne invece quella straordinaria, servirebbero ben 55,5 milioni a fronte di finanziamenti pari a 4,4 milioni. Che per il 2025 scenderebbero a 3,1 se l’emendamento al decreto non venisse approvato.
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