Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMA. SVOLTA GREEN

Energia dall’università: il ‘piano fotovoltaico’

Corsa contro il tempo per i fondi necessari al primo impianto su un edificio pubblico

Dario Dolci

Email:

redazione@laprovinciacr.it

17 Giugno 2025 - 05:15

Energia dall’università: il ‘piano fotovoltaico’

CREMA - Di laureati all’università, ormai non ne sforna più, dopo il trasferimento del corso a Milano. Tuttavia, sul tetto di quello che un tempo era il polo di Informatica, che nel prossimo futuro diventerà la sede degli Its e dei laboratori di ricerca della cosmesi, verrà realizzato un impianto fotovoltaico di elevata potenza. Dai laureati si passerà dunque alla produzione di energia. Quello di via Bramante sarà il primo della città su un edificio pubblico, ma non l’unico. Il Comune, infatti, ha definito una rosa di edifici deputati a ospitare i pannelli per la produzione di energia pulita. Il tutto finalizzato alla Comunità energetica, che prevede l’aggregazione anche dei Comuni di Campagnola Cremasca e di Cremosano e della diocesi di Crema. Gli altri luoghi individuati per un possibile insediamento di un impianto fotovoltaico sono il cimitero Maggiore, la sala Alessandrini, la scuola primaria Braguti, la palestra Alida Donati di via Toffetti, la scuola dell’infanzia di Crema Nuova e il magazzino comunale delle Villette

crema

bordo

L’impianto all’ex università avrà una potenza di 1.000 kwp, che rappresenta l’unità di misura della potenza teorica istantanea massima che un modulo fotovoltaico è in grado di produrre. In altri termini il Kwp indica la potenza erogabile da un modulo o da una cella fotovoltaica a determinate condizioni. Gli altri impianti che potrebbero essere realizzati sui restanti edifici pubblici individuati vanno dai 100 ai 200 kwp, tranne quello del cimitero, che potrebbe avere la stessa potenza della struttura all’ex università. A relazionare sullo stato dell’arte è l’assessore all’Ambiente, Franco Bordo: «Abbiamo individuato una rosa di edifici, ma in questo momento ci stiamo concentrando sull’ex università. L’intenzione è quella di concorrere entro le prossime settimane al contributo previsto dal Pnrr. L’evoluzione del quadro normativo, che ha dato la possibilità di accedere ai fondi ai Comuni fino a 50mila abitanti, ci ha spinto a scegliere questa strada. Per noi si tratta della soluzione più conveniente, dal momento che potremo avere il 40% del fabbisogno a fondo perduto».

Bordo spiega la necessità di affrettare i tempi: «L’intervento dovrà essere terminato e rendicontato entro giugno 2026, come previsto dal Pnrr. Per questo motivo, occorre fare in fretta a presentare la domanda. Se riuscissimo, inseriremmo anche un paio di tetti di qualche altro edificio tra quelli elencati. L’università da sola, comunque, garantisce una potenza che è la metà del totale. Presentare un solo progetto o comunque pochi progetti consente di snellire le procedure burocratiche e di abbreviare i tempi». Il fatto di procedere a step dipende anche dalla necessità che il Comune metta il restante 60% del costo totale. Per evitare sovrapposizioni con il Pnrr, il bando regionale che concedeva agevolazioni per l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici è stato al momento sospeso. Il consiglio di amministrazione della Comunità energetica rinnovabile denominata ‘Crema’ è costituito dalla presidente Angela Cinzia Perucca e da Raffaele Carrara (Comune di Campagnola Cremasca), Alberto Bonetti e Gianemilio Ardigò (per Crema), Alfio Franco Marazzi (per Cremosano), Giuseppe Marazzi e Luca Uberti Foppa, in rappresentanza della diocesi di Crema.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400