L'ANALISI
14 Giugno 2025 - 10:26
CREMONA - «A ‘We Make Future’ a Bologna, nello stand del Ministero della Cultura abbiamo presentato non solo l’implementazione delle risorse informatiche del nostro sito, i materiali messi a disposizione di chi ama la letteratura e i libri — racconta Raffaella Barbierato, direttrice della Biblioteca Statale —. In questa occasione, ospiti del Mic, abbiamo svelato anche i rendering della nuova sala ragazzi, un’istituzione per la nostra biblioteca. La sala ragazzi fu la prima in Italia, istituita nei primi anni quaranta del ‘900 grazie all’intuizione della direttrice Virginia Carini Dainotti».
Alle porte c’è una vera e propria rivoluzione, un aggiornamento degli spazi dedicati ai lettori più giovani, rivoluzione che va nella direzione di una prospettiva laboratoriale ed esperienziale. «Cambieremo tutti gli arredi e trasformeremo gli spazi — afferma —. I libri ci saranno, rinnovati nella collocazione e aggiornati nella proposta. Gli spazi della sala ragazzi diverranno spazi laboratoriali, i vecchi tavoloni su cui generazioni di ragazzi hanno fatto ricerche e studiato andranno in soffitta, sostituiti da comode sedute, da tavoli più moderni per una gestione collaborativa e laboratoriale dell’approccio ai libri».
L’obiettivo è quello di trasformare la Sala ragazzi in uno spazio che permetta una interazione reale e di gruppo, un luogo in cui fare esperienza, attraverso la cultura e i libri. «Ci sarà una sala per fare laboratori teatrali, un’altra per progetti di avviamento alla lettura, uno spazio in cui libri e multimedialità dialogheranno insieme — prosegue —. Ma non si tratta solo di ridisegnare gli spazi della Sala ragazzi, i fondi che abbiamo a disposizione ci permetteranno anche di aggiornare le tipologie di volumi rivolti all’infanzia e ai ragazzi. È questo un aspetto determinante, come dire non si tratta di fare solo animazione, ma di usare i linguaggi esperienziali per promuovere la lettura fra i giovani e l’amore per i libri. Oggi le vie per arrivare a questo coinvolgimento sono diverse da quelle di trent’anni o quarant’anni fa».
In questa direzione di incoraggiare e promuovere la lettura si muove anche il progetto Lis che prosegue: «In tre anni realizzeremo la traduzione nel linguaggio per i sordi di 15 titoli di libri per l’infanzia, proponendo opere di Gianni Rodari, Emilio Salgari e Italo Calvino, nel segno del recupero della grande tradizione di una narrativa per ragazzi di qualità — conclude la direttrice della Biblioteca Statale —. Per noi questo vuol dire fare attività di promozione alla lettura, una lettura capace di essere inclusiva e che non conosce modalità rigide di fruizione».
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