L'ANALISI
12 Giugno 2025 - 20:58
CREMONA - Musica, liuteria, saper fare liutario, bene immateriale con riconoscimento dell'Unesco come Patrimonio Immateriale dell'Umanità nel 2012, con oltre 160 botteghe di liutai presenti a Cremona, che tramandano nel mondo gli insegnamenti dei grandi maestri Stradivari, Amati e Guarneri del Gesù: da oggi, questo patrimonio, che ha in Cremona la sua massima espressione, avrà la sua prima legge regionale. Nella seduta di ieri della IV Commissione Attività Produttive è stato presentato il Progetto di legge n. 121 ‘Promozione e valorizzazione della Liuteria Cremonese’, promosso e illustrato dal consigliere (di Fratelli d’Italia) Marcello Ventura, presidente della stessa IV Commissione.
«Con questo provvedimento – dichiara Ventura – ho inteso riconoscere e tutelare lo straordinario patrimonio culturale, storico ed economico rappresentato dalla liuteria cremonese, eccellenza artigianale simbolo della nostra regione nel mondo. La tradizione del ‘saper fare liutaio’, riconosciuta come bene immateriale dell’umanità dall’Unesco, è un tratto distintivo della Lombardia, con un indotto di rilievo non solo regionale, ma anche europeo e internazionale. Tra le finalità principali del progetto di legge - continua Ventura - figurano la salvaguardia del sapere artigianale liutario attraverso azioni concrete di sostegno alle botteghe e ai maestri liutai; la promozione della formazione specialistica e della trasmissione intergenerazionale del mestiere; l’incentivazione della ricerca e dell’innovazione nel settore, anche in collaborazione con università, scuole di liuteria e istituzioni culturali; la valorizzazione turistica e culturale del territorio cremonese e lombardo, facendo della liuteria un attrattore internazionale di qualità ed il rafforzamento dell’identità lombarda nel mondo, attraverso una promozione mirata del patrimonio musicale, artistico e artigianale».
Un punto qualificante del provvedimento è il sostegno alla diffusione e alla tutela del marchio collettivo ‘Cremona Liuteria’, del Consorzio Liutai ‘Antonio Stradivari’ Cremona, nato per certificare l’autenticità, la qualità e la provenienza degli strumenti realizzati secondo i criteri della scuola liutaria cremonese. Inoltre, il progetto di legge propone l’istituzione della ‘Giornata mondiale del violino cremonese’ il 13 dicembre, iniziativa che suggella l’impegno della Regione in concomitanza con la ‘Giornata Mondiale del Violino’. Celebrare la liuteria cremonese in questa data significa rendere omaggio non solo alla maestria artigianale dei nostri liutai, ma anche alla sacralità della musica stessa. Gli eventi coinvolgeranno scuole, teatri, orchestre e istituzioni culturali, enfatizzando e dando visibilità al livello di eccellenza artigianale e artistico della liuteria cremonese.
«Il marchio ‘Cremona Liuteria – sottolinea ancora Ventura – rappresenta un presidio di tutela della qualità, ma anche uno strumento competitivo sui mercati internazionali. La Regione Lombardia può e deve supportare con forza questo percorso, per garantire che il valore di una tradizione secolare non venga disperso, ma anzi rilanciato come leva culturale ed economica. Così come la Giornata mondiale del violino cremonese – conclude – potrà diventare una vetrina simbolica e concreta per l’intero comparto, unendo identità, memoria, cultura e innovazione».
Nello specifico, questo atto si è reso necessario in ragione della minaccia, sempre più preponderante, della contraffazione degli strumenti musicali di simil pregio, a danno non solo degli esperti del settore ma anche dei consumatori vittime del così detto ‘Italian sounding’. Questa minaccia - si legge nella nota diffusa ieri dal consigliere regionale cremonese - ha assunto dimensioni e diffusione tali, anche, nella stessa provincia di Cremona, da non essere più tollerabile, pena il rischio di fallimento per diverse botteghe di liuteria.
Il progetto di legge - conclude la nota - è stato assegnato per competenza alla IV Commissione (Attività produttive) come referente, mentre le Commissioni VII (Cultura) e I (Affari istituzionali) sono chiamate ad esprimere parere consultivo.
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