L'ANALISI
09 Giugno 2025 - 20:31
CREMONA - Estrema propensione al cedimento. È quanto manifestano le 20 piante catalogate in classe D che da questa mattina vengono abbattute in zona Castello, dove già una grande robinia era caduta al suolo colpendo un’auto durante la bufera di vento che aveva colpito la città e la provincia il 17 aprile. Qualche settimana dopo era stata tagliata la pianta vicina le cui radici si erano sollevate. Le piante rimosse saranno sostituite da esemplari sani e inoltre durante le operazioni saranno anche rimosse circa una ventina di vecchie ceppaie.
In questa prima fase da oggi uomini e mezzi su incarico di Aem sono al lavoro nelle vie Piave per rimuovere 7 alberi, Montenero (altri 7), Asiago (6), Gradisca (4) ed in parte nel quartiere Po, ossia nella via Mincio (4). L’intervento prevederà l’abbattimento delle alberature compresa la rimozione delle ceppaie, comprese parte di quelle già presenti in zona per far posto a nuove alberature che verranno messe a dimora entro la prossima stagione silvana.
L’intervento è finanziato con i fondi per la manutenzione del verde. «Si tratta — spiega l’assessore al Verde, Simona Pasquali — di un bel lavoro per una zona residenziale come quella di piazza Castello con un miglioramento sotto il profilo ambientale e paesaggistico. Ed è prodromico alla più articolata riqualificazione che verrà effettuata con i fondi Tamoil».
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