L'ANALISI
09 Giugno 2025 - 05:30
CREMONA - «Vado a mettermi i guanti che mi fa schifo toccarti». E poi le botte. È quanto riferiscono alcuni testimoni del pestaggio avvenuto sotto gli occhi di tanti avventori del centro attorno alle 8 di sabato sera. A scatenare le violenze sarebbe stato il comportamento di un giovane che avrebbe disturbato gli avventori di un locale. Ci sarebbe stato un parapiglia e poi, sotto gli occhi dei tanti cremonesi richiamati in piazza dal sabato sera e dal Porte Aperte Festival in corso proprio dietro l’angolo, è scattato il pestaggio. Invece che chiamare le forze dell’ordine qualcuno avrebbe deciso di ‘risolvere’ la situazione autonomamente: «Erano in tre o quattro – prosegue una testimone – il ragazzo era a terra e loro si davano il cambio per picchiarlo».
In breve tempo sul posto è arrivata un’auto dei carabinieri. I militari hanno immediatamente separato gli uomini e, poco dopo, ascoltato le ricostruzioni degli interessati e dei tanti testimoni presenti. Sul posto anche un’ambulanza che ha fornito le prime cure al ferito.
Visibilmente alterato, l’uomo che era stato ripetutamente colpito a terra ha provato in un secondo momento a riavvicinarsi al locale. Già noto alle forze dell’ordine, senza fissa dimora e da poco uscito dal carcere, l’uomo era in stato confusionale e non ha risposto alle richieste degli agenti, provando a rifarsi sugli aggressori. A quel punto perciò è stato trattenuto dai carabinieri che lo hanno portato in caserma e denunciato.
Un caso emblematico di come i nodi della sicurezza intreccino in maniera sempre più esplicita temi quali marginalità sociale e dipendenze. In questo senso l’impegno sulla prevenzione per intercettare i casi di fragilità e offrire alternative alla vita per strada è centrale. Lo ha ricordato anche il colonnello Paolo Sambataro, comandante provinciale dell’arma, in occasione dell’anniversario del corpo: «È necessaria un’azione mirata e condivisa tra le molteplici categorie di attori sociali, promossa da uno sguardo di più ampia prospettiva che non può e non deve rimettere e perimetrare la questione al solo ambito di polizia».
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