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FESTA DELL'ARMA 2025

Carabinieri, 211 anni al servizio della cittadinanza nel nome della sicurezza

Cerimonia militare in piazza del Comune e consegna dei riconoscimenti ai militari che si sono distinti in operazioni di servizio. Il bilancio degli ultimi 12 mesi: «Scenario provinciale di generale e positiva stabilità»

La Provincia Redazione

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05 Giugno 2025 - 19:04

Carabinieri, 211 anni al servizio della cittadinanza nel nome della sicurezza

CREMONA - Giovedì 5 giugno, nella meravigliosa cornice dalla Piazza del Comune di Cremona, si è svolta la celebrazione del 211° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri, alla presenza delle Autorità civili, militari e religiose, di una rappresentanza di scolaresche del Capoluogo e dei numerosi cittadini accorsi, con una cerimonia militare organizzata dal Comando Provinciale Carabinieri di Cremona.


L’Istituzione celebra ogni anno il proprio anniversario nella data del 5 giugno per ricordare il giorno in cui la Bandiera dell’Arma venne insignita della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare, concessa, nel corso di una cerimonia svoltasi il 5 giugno 1920, per la partecipazione dei Carabinieri alla Prima Guerra Mondiale.


Da 211 anni i Carabinieri sono al servizio dei cittadini con una struttura organizzativa complessa e specialistica, per aderire alle molteplici esigenze delle diverse realtà locali ed ai mutamenti sociali, culturali ed economici. Architrave di questo sistema le Stazioni Carabinieri, presidi di ascolto, accoglienza e rassicurazione, imprescindibili capisaldi per garantire il bene comune e la presenza dello Stato.


La giornata si è aperta con due cerimonie di commemorazione ai Caduti: la prima si è tenuta alle 9, alla presenza del Colonnello Paolo Sambataro, Comandante Provinciale di Cremona, con la deposizione di una composizione floreale presso la targa marmorea posta all’ingresso della Caserma Santa Lucia, sede del Comando Provinciale di Cremona; la seconda, alle 09.30, in Piazza IV Novembre ove il Col. Paolo Sambataro, insieme al Presidente e a una rappresentanza di Soci e Benemerite della Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Cremona, ha deposto una corona d’alloro al monumento dedicato “al Carabiniere”.


Alle 17.30 si è svolta la cerimonia militare che ha visto lo schieramento di un reparto di formazione in rappresentanza delle diverse articolazioni dell’Arma presenti in provincia, con le proprie peculiarità e i rispettivi ambiti di intervento. Lo schieramento è stato completato dai Labari delle Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri, del Nastro Azzurro e delle altre Associazioni Combattentistiche e d’Arma, a rimarcare l’immutato legame e la continuità valoriale tra il personale in servizio e coloro che hanno servito la Patria nel recente passato, nonché dai Gonfaloni del Comune e della Provincia di Cremona.


A suggellare il rapporto indissolubile con il territorio anche una nutrita rappresentanza di sindaci della provincia di Cremona le cui fasce Tricolori, oltre a riportare alla mente e al cuore lo spettacolo offerto dal 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” nel cielo di Cremona in occasione della celebrazione della Festa della Repubblica, hanno testimoniato la sinergia istituzionale tra Amministrazioni locali, rievocando quelle immagini immortalate in importanti pagine letterarie, opere cinematografiche ed artistiche, incentrate sul rapporto tra il Sindaco ed il suo Comandante di Stazione, chiamati a tessere un dialogo costante per la migliore gestione del bene e della sicurezza delle collettività loro affidate.


Dopo la lettura del messaggio augurale formulato dal Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, ha preso la parola il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cremona, Colonnello Paolo Sambataro il quale, nel corso dell’intervento, ha richiamato alcuni aspetti storici sulla figura del Carabiniere, rievocati nel 110° anniversario della Battaglia del Podgora, con particolari riferimenti all’etica, al senso di responsabilità e dedizione verso il prossimo, alla trasparenza di condotte e di intenti, presupposti fondamentali a sostegno dell’agire di ogni Carabiniere.


Il Comandante Provinciale ha sottolineato il solido assetto di sinergia istituzionale presente a Cremona, verso il quale convergono armonizzati, sotto il costante coordinamento del Prefetto, i peculiari contributi offerti dalle Forze di Polizia e da ogni altro attore chiamato a partecipare alla tutela della sicurezza pubblica con le proprie articolazioni e competenze. 

La cerimonia si è conclusa con il Canto degli Italiani intonato e rappresentato nella lingua dei segni da una rappresentanza di bambini della Scuola Primaria “Realdo Colombo e Ferrante Aporti” e della Scuola Secondaria di I° grado “Marco Gerolamo Vida” di Cremona.

LE RICOMPENSE E LE MOTIVAZIONI

La Festa dell’Arma costituisce anche l’occasione per attribuire un pubblico riconoscimento ai Carabinieri che si sono distinti in operazioni di servizio. Quest’anno le attestazioni di merito sono state consegnate ai seguenti Carabinieri:

Appuntato Scelto Qualifica Speciale Lorenzo Vecchio
«Le esprimo il mio plauso per l’iniziativa e la determinazione dimostrate nel corso del tempestivo intervento in soccorso di un anziano colto da malore, permettendone la ripresa dei parametri vitali».
Cremona, 25 dicembre 2024

Carabiniere Franco Vassallo
«Le esprimo il mio plauso per l’attività di soccorso condotta con prontezza e determinazione per porre in sicurezza una donna che, con intenti suicidi, era in procinto di gettarsi nel vuoto da un autosilo».
Cremona, 30 maggio 2024

Appuntato Scelto Q.S. Alessio Liguori - Carabiniere Michael Trotta
«Vi esprimo il mio plauso per l’attività di soccorso condotta che ha permesso di aiutare una donne che, con intenti suicidi, era in procinto di gettarsi nel vuoto da un balcone, riuscendo a porla in sicurezza. L’azione, che ha evidenziato la vostra prontezza operativa, ha contribuito a scongiurare più tragiche conseguenze».
Crema, 28 maggio 2024

Capitano Camillo Calì - Maresciallo Capo Marco Petrachi - Carabiniere Scelto Salvatore Lanza - Carabiniere Scelto Eliseo Cornacchia
«Comandante e addetti al nucleo investigativo di Cremona, dimostrando particolari abilità investigative, qualificate competenze e non comune perseveranza, individuavano i responsabili di oltre quaranta furti su autovetture lasciate in sosta nei parcheggi dei centri commerciali, dei cimiteri, degli ospedali e delle scuole. Alle vittime, tra cui diverse persone anziane e vulnerabili, sono stati sottratti effetti personali, anche di valore, denaro contante per oltre 2mila euro e somme pari a 8mila euro prelevate con le carte di pagamento asportate. L’indagine si concludeva con il deferimento di sette persone e l’esecuzione di tre provvedimenti cautelari, riscuotendo il plauso della scala gerarchica e l’apprezzamento dell’opinione pubblica, contribuendo a conferire lustro al prestigio dell’istituzione».
Provincia di Cremona, gennaio 2023 – febbraio 2025

Luogotenente Ivan Marotta - Maresciallo Capo Marco Ferracin - Vice Brigadiere Marco Lucarelli
«Addetti all’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Crema, evidenziando non comuni doti investigative e spiccate competenze, individuavano i responsabili di ventuno furti con spaccata a mezzo tombini in danno di farmacie e rivendite di tabacchi, arrecanti gravi e costosi danni economici alle attività colpite. L’indagine si concludeva con l’emissione di sei provvedimenti cautelari, riscuotendo il plauso della scala gerarchica, delle associazioni di categoria e l’apprezzamento dell’opinione pubblica, contribuendo a conferire lustro al prestigio dell’istituzione».
Territorio cremasco e lodigiano, ottobre 2024 – gennaio 2025

Maresciallo Ordinario Massimo Girmena - Brigadiere Capo Q.S. Leonardo Fazio - Appuntato Andrea Di Meo
«Comandante e addetti alla Stazione Carabinieri di Torre De’ Picenardi (CR), dimostrando non comune iniziativa e spiccato spirito di osservazione, corso controllo del territorio procedevano al fermo di indiziato di delitto di un soggetto resosi responsabile della ricettazione di tre trattori, rubati nella notte ad un’azienda agricola del luogo e nascosti all’interno di un capannone dismesso in attesa di essere movimentati all’estero. L’operazione consentiva il recupero e la restituzione al proprietario dei mezzi, per un valore superiore ai 100mila euro, riscuotendo il plauso della scala gerarchica e rinsaldando il legame tra l’arma dei carabinieri e la comunità del territorio, contribuendo a conferire lustro al prestigio dell’istituzione».
Torre De' Picenardi (CR), 13 giugno 2024

Luogotenente C.S. Alessandro Ciarbena - Maresciallo Alessandro Vetrugno - Brigadiere Massimiliano Naitana
«Comandante e addetti alla Stazione Carabinieri di Castelleone (CR) ed alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Crema, dimostrando abilità investigative e spiccate competenze, conducevano serrata attività d’indagine che permetteva di identificare e denunciare i tre autori di una truffa perpetrata in danno di un’anziana del luogo mediante il raggiro del finto incidente stradale occorso al figlio ed i contatti con sedicenti carabiniere ed avvocato ai quali la vittima consegnava 8mila euro e monili in oro, anche dal forte valore simbolico ed affettivo. L’indagine riscuoteva il plauso della scala gerarchica, la riconoscenza della vittima e dei suo familiari nonché l’apprezzamento dell’opinione pubblica, contribuendo a conferire lustro al prestigio dell’istituzione».
Castelleone (CR), 12 febbraio 2025

Maresciallo Ordinario Massimiliano Pressaccio - Brigadiere Domenico Gigilo - Appuntato Scelto Q.S. Beniamino Tuccillo
«Comandante e addetti all’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Crema, dimostrando non comune iniziativa e spiccato spirito di osservazione, corso controllo del territorio procedevano al fermo di indiziato di delitto di quattro soggetti resisi responsabili in concorso tra loro della ricettazione di 80mila euro asportati nella mattina da un istituto di credito di Brescia. L’attività consentiva il recupero dell’intera refurtiva, riscuotendo il plauso della scala gerarchica e l’apprezzamento dell’opinione pubblica, contribuendo a conferire lustro al prestigio dell’istituzione».
Crema (CR), 25 febbraio 2025

Brigadiere Alessandro Zucchi
«Addetto alla Stazione Carabinieri di Romanengo (CR), dimostrando abilità investigative, perseveranza e spiccate competenze, contribuiva a serrata attività d’indagine che permetteva di identificare l’autrice di una truffa perpetrata in danno di un’anziana del luogo mediante il raggiro del finto maresciallo dei carabinieri. L’indagine riscuoteva il plauso della scala gerarchica, la riconoscenza della vittima e dei suo familiari nonché l’apprezzamento dell’opinione pubblica, contribuendo a conferire lustro al prestigio dell’istituzione».
Romanengo (CR), 26 marzo 2025

Capitano Armando Laviola
«Il favorevole esito dell’attività d’indagine condotta nei confronti di due sodalizi criminali dediti al traffico di sostanze stupefacenti e di armi, conclusasi con l’esecuzione di due distinte ordinanze applicative di misure cautelari personali a carico di 13 soggetti, ha riscosso l’unanime consenso dell’opinione pubblica, contribuendo a conferire lustro al prestigio della nostra istituzione. Tale lusinghiero risultato è stato conseguito grazie anche alla efficace attività di direzione delle investigazioni svolta dalla signoria vostra che, nella circostanza, ha evidenziato elevate doti professionali, esemplare acume investigativo e incondizionata dedizione. È pertanto con grande piacere che le rivolgo il mio vivissimo compiacimento».
Asti (AT), luglio 2022 – agosto 2024

IL BILANCIO DEGLI ULTIMI DOCDICI MESI: «QUI SI PUÒ EVITARE L'EFFETTO BABY GANG»

«Nel quadro complessivo della criminalità cremonese, si registra un -20% delle estorsioni, spesso legate a contese tra privati o allo spaccio di droga, mentre le violenze sessuali sono aumentate del 16% (4 casi in più). Sul fronte delle rapine, il dato rimane stabile, ma con un netto calo del 54% per quelle in abitazione, contro un aumento di quelle su strada (+7 episodi) e in negozi (+6), riconducibili a pochi autori seriali già individuati. Per quanto riguarda i furti, diminuiscono quelli in abitazione (-6%), con strappo (-3,5%) e destrezza (-10%), e crollano del 22% quelli nelle auto in sosta. Unica eccezione: i furti di veicoli, in lieve rialzo (+3,6%)».


L’annuale bilancio dei carabinieri restituisce uno scenario provinciale «di generale e positiva stabilità» e ritrae un territorio tutto sommato tranquillo. Ciò non toglie che si «impone di mantenere alto e costante il livello di attenzione verso alcune sacche sociali e determinate aree urbane dove si registrano reati specie contro la persona e il patrimonio, poste in essere da una criminalità diffusa, in minor misura endogena ma più di transito». Un occhio puntato sui quartieri e sulle cause sociali della microcriminalità diffusa, dunque, e uno sul centro città «dove avanzano tensioni e paure che ingenerano una più marcata aspettativa di sicurezza rispetto a forme di inciviltà, arroganza verbale, degrado e delinquenza diffusa, emergenti da contesti di disagio e devianza in particolar modo giovanile».

Ma se le ‘baby-gang’ esistono anche in città di dimensioni contenute il fenomeno si presenta in maniera diversa rispetto alle metropoli e, dicono i carabinieri, può essere affrontato in maniera diversa: «Il senso di isolamento, dal distacco e dalle frizioni nel rapporto tra il centro e la periferia che alimenta l’agire sporadico di gruppi non sono così netti a Cremona, bensì contenuti per dimensioni e connotati da aree di contiguità e sovrapposizione». Una dimensione particolare, data dalla natura stessa della città e del suo tessuto sociale che, ricorda il colonnello Sambataro «dovrebbero rappresentare un’occasione di sviluppo su cui lavorare anziché un limite».


Il riferimento esplicito è «ai fatti occorsi, taluni dei quali, per gravità, hanno a lungo riverberato nell’indignazione, nei dibattiti e nella perplessità della popolazione». In questo senso il richiamo è non soltanto all’attività repressiva messa in campo ma anche a quel che si deve ancora fare «sul piano preventivo». È necessario, anche per l’Arma, «che l’operato delle forze di polizia sia affiancato da un’azione mirata e condivisa tra le molteplici categorie di attori sociali, promossa da uno sguardo di più ampia prospettiva che non può e non deve rimettere e perimetrare la questione al solo ambito di polizia».

In altre parole un’azione anche sociale che «partendo dalle famiglie e dal mondo scolastico e occupazionale promuova l’educazione all’affettività e al rispetto dell’individuo e delle regole, che si adoperi per costruire sulle fragilità e ricerchi l’inclusione agevolando il dialogo tra differenti registri linguistici e codici culturali offrendo percorsi di socializzazione e pari opportunità di crescita e sviluppo, anche riducendo quelle situazioni di degrado e abbandono che incidono sulle aspettative di sicurezza, specie di determinate categorie a più elevato rischio».

LA PROLUSIONE INTEGRALE DEL COLONNELLO SAMBATARO 

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