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L'ANNIVERSARIO

Cinquantacinque anni di Avis Sesto: festa tra memoria, musica e riconoscimenti

Prima uscita ufficiale per il nuovo presidente Regonati, che celebra l’impegno dei donatori e il valore della solidarietà. Tra benemerenze, racconti dal passato e volti giovani, l’associazione conferma il suo ruolo vitale nella comunità

Luca Luigi Ugaglia

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redazione@laprovinciacr.it

08 Giugno 2025 - 18:15

Cinquantacinque anni di Avis Sesto: festa tra memoria, musica e riconoscimenti

SESTO CREMONESE - Entusiasmo sempre acceso, orgoglio alle stelle e tanti giovani. Sono i ‘motori’ dell’Avis di Sesto, macchina solidale che qui corre da cinquantacinque anni. Il compleanno ufficiale i donatori l’hanno festeggiato questa mattina con gli onori che si meritano gli anniversari che contano e sulle note della banda di Trigolo diretta da Sara Lucchi.

avis

In prima fila il neo presidente Denis Ayala Regonati con i collaboratori del direttivo e i protagonisti della festa, molti dei quali, tagliando traguardi importanti nella donazione, hanno ricevuto le classiche benemerenze dopo la messa celebrata in chiesa dal parroco don Cristiano Labadini. Cerimonia ospitata nel cortile dell’oratorio, la prima che Regonati ha diretto da presidente.

«Sono sempre stato dall’altra parte – ha confessato il giovane vice brigadiere dei carabinieri – ed è la prima volta che indosso questa fascia che per me è motivo di fierezza; ringrazio tutti voi donatori che siete il nostro cuore pulsante, i fondatori della sezione, i miei consiglieri con il segretario storico Giorgio Penzani con noi da cinquant’anni, il nuovo direttore sanitario Marco Losi e il suo predecessore Andrea Antonelli».

A rappresentare l’amministrazione comunale c’era il vice sindaco Roberto Martinelli: «Sono stato per una vita donatore anch’io – ha detto il braccio destro di Carlo Vezzini - e quindi mi sento un po’ in famiglia; ricordo addirittura che una volta da giovane dove abitavo davano una bustina con dentro cinquecento lire e io da studente andavo a fare il pieno della mia Bianchina e quindi è una cosa che ricordo con grande affetto».

Poi le strette di mano ai premiati sancite dagli applausi. Siccome tutti i salmi finiscono in gloria,  gli avisini di Sesto li hanno cantati sotto al tavolo di una nota trattoria alle porte di Cremona.

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