L'ANALISI
08 Giugno 2025 - 15:47
CREMONA - Dopo una tappa, ieri, nella clinica delle Figlie di San Camillo, dove è stata celebrata la Messa dai vescovi Antonio Napolioni e Dante Lafranconi, la reliquia del cuore di San Camillo de Lellis è stata accolta questa mattina, domenica di Pentecoste, nella chiesa della comunità camilliana di via Mantova.
La concelebrazione delle 10 è stata presieduta dal padre superiore Virginio Bebber, presidente nazionale dell'Aris (Associazione religiosa istituti socio-sanitari), con la reliquia collocata a lato dell'altare sotto la statua che raffigura il santo fondatore dei 'Ministri degli infermi' mentre sorregge e conforta un malato.
Nell'omelia, padre Bebber, si è dapprima soffermato sul significato della Pentecoste, festa dello Spirito Santo «che accompagna il cammino della Chiesa e di ogni credente», realizza «una creazione nuova e indica un cammino di speranza che passa attraverso la conversione, come quello proposto dal Giubileo che papa Francesco ci ha lasciato in dono».
La conversione rappresenta un «impegno forte», come un «tagliando della propria vita» che anche Camillo ha affrontato 450 anni fa. Ricordate le circostanze del cambiamento di vita che lo Spirito Santo operò nel giovane Camillo, in ciò aiutato e consigliato da padre Angelo, frate cappuccino, presso il cui convento aveva trovato rifugio (tra i concelebranti, questa mattina, padre Andrea Cassinelli, guardiano dei cappuccini di Cremona), padre Bebber ha richiamato l'esempio di San Camillo nel donare e condividere la vita, secondo il modello eucaristico, spendendosi in particolare al servizio dei fratelli ammalati. Si piegò sugli ammalati per servirli, come Gesù si era piegato sugli apostoli nell'ultima Cena.
«Il cristiano che si lascia guidare dallo Spirito – ha osservato il religioso – diventa fratello, assume un atteggiamento nuovo guidato dall'amore e non dalla contrapposizione, porta amore, pace, fa abbassare le mani e asciuga le lacrime». Del resto questo era lo stile che distingueva i cristiani della prima comunità apostolica, tanto che a Gerusalemme di loro si diceva: «Guarda come si vogliono bene». E così la reliquia portata per le strade d'Italia è segno del servizio gli uni agli altri, dell'essere vicini ai fratelli che hanno bisogno. La liturgia si è conclusa con la preghiera al cuore di San Camillo e la benedizione impartita con la reliquia. Nel pomeriggio celebrazione di un'altra Messa in reparto per i ricoverati nella Casa di cura, seguita, in chiesa, dalla presentazione del significato della reliquia e da meditazioni e preghiere.
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