L'ANALISI
07 Giugno 2025 - 05:25
Monica Bandirali e Rossano Salini
CREMA - Ventuno nazionalità, cinquantasette volontari e oltre cento adolescenti e relative famiglie accompagnate durante l’intero anno scolastico. Porto Palos è questi numeri, ma prima di tutto è un luogo di incontro e accoglienza. Arrivata a festeggiare i vent’anni di attività, l’associazione presieduta da Rossano Salini e guidata da Monica Bandirali, Lidia Porchera e Serena Bertoglio fornisce aiuto allo studio e si propone come un centro aggregativo, offrendo anche momenti di incontro per ragazzi e famiglie.
Nata su ispirazione di quanto già avveniva a Milano con l’attività di Portofranco (centro di aiuto allo studio nato nel 2000, dall’intuizione di don Giorgio Pontiggia), Porto Palos negli oltre vent’anni di attività è cresciuta e si è plasmata intorno alle necessità quotidiane del percorso scolastico dei ragazzi che frequentano l’associazione. «Oltre all’attività pomeridiana, interamente gratuita, che facciamo con gli studenti che vengono a chiedere aiuto, abbiamo attivato due corsi di alfabetizzazione per le famiglie, di cui uno in collaborazione con il Comune di Crema, e organizziamo vacanze e gite fuori porta per i frequentatori» spiega Bandirali.
Ad animare le aule di Porto Palos sono studenti delle scuole superiori di primo e secondo grado, che all’inizio di ogni anno scolastico ricevono un piano di accompagnamento allo studio personalizzato e lezioni ‘a tu per tu’ con uno dei volontari esperti nella materia. Importante il clima di scambio e collaborazione che, con il tempo, si crea tra volontari e giovani studenti. «Molti ragazzi, dopo qualche anno di aiuto, diventano essi stessi dei volontari e dedicano del tempo ai più piccoli» prosegue Monica. Le lezioni si svolgono tutti i pomeriggi dalle 14.30 alle 18.30 secondo le disponibilità che docenti, conoscitori di una particolare materia, professionisti in pensione, universitari o madrelingua offrono.
«Se i ragazzi vengono qui, non essendo obbligati, vengono volentieri e motivati» sottolinea Matteo Aschedamini, studente universitario che da circa due anni dedica parte delle sue giornate ad aiutare i più giovani con le difficoltà incontrate nello studio scolastico. «È un luogo libero dove non esistono discriminazione o pregiudizi. Certo, all’inizio con alcuni ci sono delle difficoltà legale alla non conoscenza dell’italiano ma è una fase che si supera in fretta». Per tutti, volontari e studenti, il punto di riferimento di Porto Palos è Lidia, che da quattro anni si occupa della segreteria e del coordinamento quotidiano delle lezioni.
«Si cerca di aiutare il più possibile. Qui ci sono tanti volontari ma non bastano mai per esaurire completamente la richiesta, che ormai arriva anche tramite segnalazioni degli stessi professori a scuola» racconta Lidia. «Questo non è più solo un centro di aiuto allo studio, è un centro di ritrovo per i giovani. Con il passare delle settimane – prosegue – anche i più timidi si aprono e iniziano a coinvolgerti nella loro vita».
Fino a mercoledì 25 giugno, è possibile segnalare i volontari candidati al riconoscimento, avvalendosi di diverse modalità: tramite coupon da ritagliare e consegnare compilato in ogni sua parte alla portineria del palazzo comunale, oppure alla redazione del quotidiano La Provincia di Cremona e Crema (via Cavour, 53), oppure online attraverso il sito comune.crema.cr.it.
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