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Ciclabili come posteggi: è giro di vite: «Basta!»

Mentre le proteste aumentano, il Comune vara una campagna di controlli mirati

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

05 Giugno 2025 - 05:30

Ciclabili come posteggi: è giro di vite: «Basta!»

In senso orario: auto in sosta in via Inzoli, via Treviglio, via Diaz

CREMA - Sarà un’estate di lotta senza quartiere alla sosta selvaggia, per mettere fine alle cattive abitudini in diverse zone della città: dal centro, ad esempio in via Diaz, ad aree più periferiche, come via Treviglio e in generale il quartiere di Crema Nuova. Ma pure nelle nuove lottizzazioni, come via Canger. Nelle ultime settimane c’è stato un aumento del fenomeno, che si nota passando lungo queste strade, del numero di veicoli che vengono lasciati dove capita.

Non è una novità la presenza di auto su ciclopedonali, marciapiedi e in generale in spazi dove per ragioni di sicurezza, stabilite dal codice della strada, non è permesso parcheggiare. A fronte di ulteriori segnalazioni arrivate da residenti e portate all’attenzione anche del comando di polizia locale Dario Boriani, il sindaco Fabio Bergamaschi e l’assessore alla Mobilità Franco Bordo annunciano il pugno di ferro.

«La polizia locale in quelle zone intensificherà i controlli — sottolinea il primo —: è dimostrato che, in altre aree con situazioni simili, abbiano funzionato, quando messi in campo con assiduità». E il sindaco non ricorre agli eufemismi: «Certo, rimane comunque una considerazione amara, rispetto al fatto che talvolta basterebbe un po’ più di senso civico. Rispettare le norme del codice della strada dovrebbe essere sempre in prima battuta un moto di coscienza degli automobilisti, precedente al timore di sanzioni». Un appello rivolto dunque a tutti i cremaschi, nell’auspicio di non dover sempre arrivare a utilizzare lo spauracchio delle multe.

Concetto sottolineato anche da Bordo, che ricorda anche l’importanza della prevenzione e dell’educazione civica, sin dalle fasce giovanili. «La sosta selvaggia non è tollerabile — esordisce l’assessore — in quanto si tratta di una pratica, che penalizza la mobilità ciclabile e pedonale, per non parlare di quella delle persone con minore autonomia motoria. I limiti e i divieti sussistono per garantire la mobilità più sostenibile, che nel contempo è quella che ha diritto di essere maggiormente tutelata. La sensibilità tra gli automobilisti, in tal senso, è cresciuta, ma non è ancora sufficiente. Per questo, a partire dalle scuole, si interviene con iniziative di educazione stradale e di informazione. È ovvio che ciò è accompagnato da attività sanzionatorie, condotte dalla nostra polizia locale».

La stima di introiti per le violazioni del al codice della strada, che il Comune ha messo a bilancio per l’anno in corso, è di oltre 8.200 euro al giorno. Non tutte ovviamente sono relative ai divieti di sosta; vanno infatti sommati i proventi dell’autovelox fisso lungo la tangenziale, incassi divisi a metà con la Provincia. Oltre a tutti gli altri verbali. Le sanzioni per le auto in sosta negli stalli blu, senza aver acquistato il ticket o con il tagliandino scaduto, sono invece appannaggio dell’azienda che ha in appalto la gestione degli oltre 1.200 parcheggi a pagamento. Nel complesso, gli introiti supereranno i tre milioni di euro, ovvero 111mila euro in più rispetto a quanto era stato previsto di incassare nel 2024. Indicativamente, la stessa cifra era stata ipotizzata per il 2023, salvo poi rivelarsi sottostimata e non di poco. A consuntivo, infatti, nelle casse comunali erano arrivati 3,5 milioni.

L’ALTRO FRONTE: GLI STALLI RISERVATI AI DISABILI

Da tempo in città il problema della sosta selvaggia riguarda anche gli stalli riservati alle persone con disabilità. La polizia locale multa e fa rimuovere i veicoli non autorizzati, ma c’è chi continua ad approfittarne. Da mesi gli agenti rivolgono particolare attenzione a questo fenomeno, che non è tollerabile nemmeno per pochi secondi. Da parte del Comitato zero barriere, da sempre impegnato in campagne di sensibilizzazione sul problema, sono stati numerosi gli appelli al rispetto di questa fondamentale regola di convivenza civile. E a sostegno di ciò si sono impegnate diverse realtà associative e del volontariato locale. Una campagna in questa direzione, promossa negli ultimi anni dal Lions club Crema Host, ha permesso di posizionare cinquanta cartelli stradali in città, in prossimità degli stalli delimitati dalle strisce gialle.

Il messaggio è eloquente: «Se prendi il mio posto, prendi anche il mio handicap». Un monito utile anche a ricordare che solo lasciare la propria auto per una breve commissione può rappresentare un ostacolo insormontabile per una persona con disabilità e difficoltà motorie. Negli anni, in città, sono aumentati gli stalli contraddistinti da strisce gialle, posizionati sempre in prossimità dei principali servizi pubblici, ma anche privati. Non solo uffici e enti, ma anche negozi e altre attività del terziario.

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